Scopino e il “caso Toma”: «Dal centrodestra solito garantismo bifronte»

«Come spesso accade, il centrodestra è garantista con gli amici e giustizialista con gli avversari politici». Esordisce così il consigliere provinciale di maggioranza, Arturo Scopino, replicando ai colleghi di opposizione che ieri hanno sollevato dubbi sulla nomina di Vincenzo Toma a presidente della commissione giudicatrice per l’assunzione di sei funzionari amministrativi nell’ente.

«I consiglieri di minoranza Catia Di Fabio, Graziana Di Florio, Carla Di Biase e Claudio Carretta gridano allo scandalo per la nomina di Vincenzo Toma, rinviato a giudizio per peculato, a presidente della commissione che ha esaminato i candidati di un concorso bandito dalla Provincia. Mi risulta che gli stessi non abbiano proferito verbo quando l’assessore regionale Mario Quaglieri (FdI) fu rinviato a giudizio per lo stesso reato dal tribunale dell’Aquila (indagine poi spostata al tribunale di Avezzano). Né si sono scandalizzati quando l’on. Augusta Montaruli (FdI), già condannata in secondo grado a un anno e sette mesi di reclusione per peculato, fu nominata sottosegretario del governo Meloni».

Il consiglio provinciale

«È il solito garantismo bifronte del centrodestra, che vale soltanto quando a essere messi sotto i riflettori della giustizia sono i comportamenti dei propri sodali, un atteggiamento spesso condito da accuse scomposte ai “magistrati politicizzati”. In questo caso stiamo parlando di un’accusa che dovrà essere provata in tre gradi di giudizio, ma i quattro moschettieri dell’etica amministrativa già si stracciano le vesti arrivando persino a paventare ricorsi da parte dei candidati (su quali basi giuridiche?). In ogni caso, sarà il presidente Francesco Menna a rispondere all’interrogazione nella sede adeguata, ovvero in consiglio provinciale; e non sulla stampa».

«Un’ultima notazione di carattere umano: visto che gli autori dell’interrogazione parlano di “opportunità”, chiedo loro se in questo momento era opportuno attaccare pubblicamente un presidente che appena tre giorni fa è stato fatto oggetto di gravi minacce, per le quali ha ricevuto la solidarietà di tutte le componenti politiche e istituzionali. Ogni tanto un po’ di buon senso non guasterebbe».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *