Meo (Usb): «Sanità, continui viaggi per gli esami al cuore, dare ai cittadini gli stessi diritti»

«Che la sanità pubblica sia in grande difficoltà a tutti i livelli è ormai un dato inconfutabile. Nella Regione Abruzzo, la situazione sanitaria appare molto critica soprattutto nelle zone interne e nel territorio della ex Asl Lanciano-Vasto. La carenza di personale medico ed infermieristico complicano l’assistenza ai cittadini costretti a ricorrere alle strutture private a pagamento. Le scarse risorse vengono impiegate maggiormente nei capoluoghi di provincia». Una fotografia tutt’altro che rassicurante, quella che l’Usb ha scattato alla sanità abruzzese.

L’ospedale di Vasto

«Un esempio chiarificatore è rappresentato dal sistema cardiologico, spiega Emilio Meo dell’Unione sindacale di base. Nell’area Chieti Pescara esistono tre emodinamiche tra pubblico e privato. Nel territorio Vasto-Lanciano il cittadino è costretto, per un esame angiografico, a continui viaggi e dal previsto accompagnamento di medici e infermieri distolti, di conseguenza, dal lavoro di reparto. Anche per una prova da sforzo bisogna rivolgersi al privato nonostante nel reparto di Cardiologia di Lanciano esista un nuovo apparecchio inutilizzato da mesi. I tempi di attesa per una qualsiasi visita sono biblici e le prestazioni sanitarie addirittura impossibili da prenotare. A parere dell’Usb, la programmazione sanitaria dovrebbe essere più attenta e l’acquisto di un angiografo con assunzione del personale preposto, potrebbe risolvere molti problemi, ma soprattutto fornirebbe un servizio utile alla comunità. Appare anomalo che nell’arco di pochissimi chilometri siano presenti ben tre emodinamiche, mentre la parte sud dell’Abruzzo ne è totalmente sprovvista. I cittadini andrebbero trattati allo stesso modo, almeno per la parte riguardante la salute ed i livelli minimi di assistenza assicurati cosi come prevede la legge».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *