Sono due le persone accusate di aver messo fuoco all’auto di un dipendente della Pulchra nel centro di Vasto. Il pm, Silvia Di Nunzio, ha chiesto il rinvio a giudizio di due giovani di 21 e 19 anni, entrambi di Vasto. Sono accusati di aver agito in concorso nel commettere il reato che viene loro contestato: danneggiamento seguito da incendio aggravato.

I fatti sono datati 4 febbraio, attorno alle 5 del mattino. In via Roma, a una trentina di metri dall’arco di Porta Nuova, il sonno dei residenti era stato turbato dai bagliori delle fiamme che stavano avvolgendo una Opel Astra. L’auto, di proprietà di un 54enne dipendente della società di igiene urbana, era andata completamente distrutta. Nonostante il veloce intervento dei vigili del fuoco, della vettura era rimasto solo lo scheletro metallico. I carabinieri della Compagnia di piazza Dalla Chiesa, agli ordini del tenente colonnello Mario Giacona, avevano avviato le indagini cercando testimonianze ed eventuali immagini della videosorveglianza. L’inchiesta, coordinata dalla procura, ha portato a individuare i due giovani di 21 e 19 anni. Sono difesi dagli avvocati Francesco Bitritto e Beniamino Calienno.
Il gup del Tribunale di Vasto, Anna Rosa Capuozzo, ha fissato per il 12 febbraio 2026, alle 10, l’udienza preliminare in cui dovrà decidere se rinviare a giudizio i due imputati.
Un altro incendio, in quel caso a un’auto di servizio della Pulchra parcheggiata a Vasto Marina, era stato appiccato il 29 gennaio. Le testimonianze dei residenti avevano indicato la pista dolosa, ma non sono ancora noti gli sviluppi giudiziari.









