Non si ferma la spinta verso il recupero dei trabocchi. Il Comune di Vasto ha infatti ricevuto la quinta richiesta recente per il ripristino di una struttura sul litorale: questa volta si tratta della ricostruzione di un trabocco non censito nel Piano Demaniale Marittimo Comunale, scomparso da tempo e di cui restano fotografie e testimonianze storiche.
L’istanza, presentata il 30 ottobre da un privato, riguarda un tratto di scogliera a Punta Trave, sul fianco destro del promontorio, a sud dell’attuale Trabocco Trave. Qui, secondo la documentazione allegata, si trovava un trabocco abbandonato e poi crollato negli anni. Il Comune rilascerà, alla fine dell’iter, «una concessione della durata di dieci anni finalizzata alla ricostruzione di un trabocco abbandonato e scomparso negli anni passati, la cui edificazione era avvenuta, come da documentazione fotografica storica e testimonianze indirette, sul fianco destro di Punta Trave in direzione sud rispetto all’attuale Trabocco Trave».
È in atto da diversi anni la tendenza a ridare vita alle antiche macchine da pesca della costa vastese per farne dei ristoranti sul mare. Anche il futuro trabocco dovrà essere destinato – come già previsto dai precedenti bandi – fino a venti giorni l’anno ad attività culturali, didattiche e divulgative della pubblica amministrazione, valorizzando le pratiche tradizionali della pesca con bilancia e la memoria marinara locale.
Le dimensioni
Previsti una piattaforma principale di forma rettangolare, di dimensioni «18,55 metri x 7,00 m per una superficie complessiva di 129,85 metri», si legge nell’avviso, un «casotto in legno posto sulla piattaforma, anch’esso rettangolare, con misure 4,50 ml x 6,65 ml e superficie lorda di circa 29,93 mq. Passerella di accesso lunga 122,00 metri lineari e larga 2,00 metri lineari, per una superficie complessiva di 244,20 metri quadri».
La procedura
Come prescritto dal codice della navigazione, il Comune ha pubblicato l’avviso di avvio del procedimento. Cittadini interessati avranno venti giorni di tempo dalla pubblicazione per presentare osservazioni, opposizioni o eventuali domande concorrenti, che saranno valutate prima dell’atto finale.









