Vasto-San Vito e ritorno: internato della casa lavoro prende due treni prima di essere rintracciato

Fugge dalla casa lavoro di Vasto, prende due treni e viene riportato nella struttura. È successo sabato 15 novembre quando un internato del reparto Semilibertà, al lavoro all’esterno, ne ha approfittato per allontanarsi. L’uomo, nel primo pomeriggio di ieri, ha scavalcato la rete metallica che delinea il confine dell’Istituto con la strada comunale di via Torre Sinello, arrivando fin alla stazione ferroviaria Porto di Vasto attraversando le campagne.

Arrivato in stazione, è salito su un treno regionale in direzione Nord, fino alla stazione di San Vito Chietino. Qui, un controllore delle Ferrovie dello Stato, lo ha invitato a scendere, essendo sprovvisto del biglietto. L’uomo, così, è salito su un altro treno regionale, stavolta in direzione Sud, ed è sceso di nuovo alla stazione del Porto di Vasto dove si trovavano due agenti della polizia penitenziaria che lo stavano cercando.

«L’episodio, molto grave, riaccende i riflettori su una legge, quella delle misure di sicurezza, che prevede la permanenza nelle case lavoro italiane di una utenza molto particolare e di difficile gestione vista la loro pericolosità sociale – dice Giovanni Notarangelo, della Uil Pa – Basti pensare che l’internato in oggetto, che il prossimo otto dicembre avrebbe riacquistato la libertà proprio per la fine della misura di sicurezza, ma resosi protagonista dell’allontanamento, fà delle sue recidive il suo stile di vita, infatti sono svariati anni che allo stesso gli viene rinnovata la misura di sicurezza da parte del magistrato di sorveglianza».

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