Destinare la particella 18 a infrastrutture turistiche. Lo chiedono all’amministrazione comunale di San Salvo i consiglieri comunali Giancarlo Lippis e Alfonso Di Toro, che commentano positivamente lo stop alla costruzione del grattacielo di 65 metri sulla riviera.

«Nella seduta del 24 febbraio scorso – si legge in un comunicato del gruppo consiliare San Salvo Popolare e Liberale – il consigliere Alfonso Di Toro ha subito espresso perplessità per come era stata gestita l’approvazione dell’argomento da parte della giunta comunale con velocità e senza condivisione e riflessione su un tema così importante».
«Per questa ragione – commentano Lippis e Di Toro- ci congratuliamo con l’amministrazione comunale che ha rivalutato la precedente posizione ma ribadiamo con forza la necessità di riflettere con calma e attenzione qualora si intenda proseguire con la scelta di vendita dell’ex particella 18. Da Jesolo a Gallipoli non esista alcun comune rivierasco che abbia una proprietà fronte mare di circa 20.000 mq di terreno incastonata tra un’area demaniale e una tratturale. È un’area che ha notevoli potenzialità, oltre che caratteristiche fondamentali, per la realizzazione di infrastrutture turistiche importanti rispetto alle altre località marittime. La valorizzazione di quest’area permetterà il definitivo decollo della nostra città nel comparto turistico, così da estendere la stagione estiva e creare PIL per la nostra comunità. Su cosa possiamo fare su quell’area noi consigliamo di rivolgerci a figure professionali esperte e specializzate nel settore che, con uno studio approfondito, potranno fornirci idee volte a proporre soluzioni alle attuali richieste del mercato turistico. Qualcuno – aggiungono Lippis e Di Toro – dirà ‘come finanziamo il raddoppio del lungomare (ndr il tratto nord) senza la vendita dell’ex particella 18?’. Premesso che l’importo dell’eventuale vendita, visto quanto speso nel tratto sud, non basterà nemmeno a realizzare un quinto dei lavori a nostro avviso la soluzione potrebbe arrivare dal bando di procedura ad evidenza pubblica che a breve dovremo fare per gli stabilimenti balneari. Un tema – concludono i due consiglieri comunali – quello delle concessioni balneari che è materia molto ostica per via di una grande incertezza, probabilmente mai vista nella storia del diritto ma a volte, proprio nelle incertezze, si trovano le soluzioni più vantaggiose per l’intera collettività».









