Il cda del Civeta assegna più deleghe al direttore generale, «Accentramento di poteri»

Si apre un nuovo fronte all’interno del Civeta. L’ultimo capitolo riguarda i poteri del direttore generale Manuele Marcovecchio. Nella riunione del cda del 26 agosto gli sono stati riconosciuti autonomia e potere di spesa fino a 100mila euro, «limitatamente alle spese di gestione corrente».

Nella stessa delibera, vengono inoltre confermate le deleghe assegnategli in altre due precedenti riunioni: «firma autorizzativa su operazioni in c/c; datore di lavoro ai sensi del D.lgs. 81/08; gestione rapporti con il personale e relazioni industriali; relazioni con enti esterni, clienti e fornitori; avanzamento progetti Pnrr; utilizzo dell’auto aziendale; delega di datore di lavoro ai sensi del D.Lgs. 81/08 con attribuzione di autonomia di spesa necessaria allo svolgimento delle funzioni delegate entro il limite di 100mila euro, per importi superiori verrà resa apposita autorizzazione dall’organo amministrativo».

Manuele Marcovecchio

Alla riunione di fine agosto erano presenti il presidente del cda Giuseppe Silvestri, il vice Domenico Giuliani, la consigliera Chiara Di Paolo (collegata da remoto) oltre allo stesso dg e alla presidente del collegio dei revisori dei conti Cristina Lella, ex sindaca di Torrebruna, e alla componente di quest’ultimo organo, Antonella De Santis.

Silvestri, ha motivato questa decisione con la necessità di «perfezionare i poteri e l’autonomia riconosciuti al direttore generale. È necessario individuare un potere di spesa che autorizzi e riconosca autonomia di spesa oltre che per la sicurezza, in qualità di datore di lavoro ai sensi dell’art. 16 del d.lgs. 81/08, nonché dell’art. 17 dello Statuto, anche in materia ambientale e gestione ordinaria, (affidamenti, obbligazioni) nelle more di inserirle in apposita procura notarile da sottoscrivere e depositare presso la CCIAA al fine di avere valenza nei confronti di terzi».

A sinistra, Giuseppe Silvestri

«Regalo di Natale»

La delibera, che i sindaci hanno avuto solo dopo un accesso agli atti, ha provocato immediate reazioni. Tra queste c’è Officina Cupello che parla di «regalo di Natale con due mesi di anticipo, dall’enorme impatto gestionale ed economico, che assegna al direttore generale anche il potere di approvazione di affidamenti diretti e di impegnare risorse economiche senza autorizzazione del CdA, tenuto nascosto finora ed emerso recentemente solo grazie ad una richiesta di accesso agli atti».

Dario Leone (Officina Cupello)

«Eppure il CdA di problemi da affrontare ne avrebbe parecchi, primo dei quali il palese livello di sfiducia che tanti Comuni del Vastese hanno già palesato con la scelta di abbandonare il Civeta e conferire i rifiuti a Ecolan», il riferimento è al Comune di San Salvo che già da tempo ha deciso di muoversi in questa direzione [LEGGI].

«Alla luce di quest’ultimo colpo di spugna, è sempre più evidente il fallimento gestionale di un consorzio tornato tale solo per gestire enormi quantità di denaro pubblico, senza condivisione delle decisioni, accentrando i poteri nelle mani di una sola persona, non apportando alcun beneficio ai cupellesi che, anzi, si trovano a sborsare una tassa rifiuti ben più alta degli altri. È ora di ridare voce ai Comuni, servizi adeguati ai cittadini e buon senso alla gestione dei rifiuti. Perché un impianto di eccellenza non si fa con qualche applauso ai convegni, non si fa inventando poltrone ad hoc quale premio di consolazione post elettorale, ma con scelte responsabili, partecipazione e rispetto delle regole».

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