Nell’ambito dell’Ottobre in rosa, l’assessorato alle Politiche sociali, guidato dall’assessora Anna Bosco, presenta due esposizioni dall’unico filo conduttore: l’arte come strumento di cura, racconto e autodeterminazione. Nella sala “Mattioli” dal 7 (inaugurazione alle ore 18) al 15 novembre prenderà il via la mostra collettiva di pittura La Donna in Arte, a cura dell’Associazione di Competenze Disciplinari (Acm) e l’esposizione Ferite di Maria Chiara Cecconi, a cura di Alessandro Giansanti, con la partecipazione di Agarte Fucina delle Arti, e la collaborazione del gruppo Aigu Abruzzo – Associazione Italiana Giovani per l’Unesco.

La Donna in Arte coordinata da Carlo Viggiano, presidente dell’Acm Vasto riunisce le opere delle artiste Annarita Angiolelli, Lorella Ragnatelli, Valeria Massari, Lisa Marfisi, Marinella Debbia, Elisa Lavazza, Grazia Barbieri, Lucyna Ewa Czub, Renata Massai, Giovanna Mattucci, Anna Molisani, Sara Quida e Alessandra D’Ortona, che attraverso tecniche e sensibilità diverse esplorano la figura femminile come simbolo di resilienza, creatività e libertà espressiva. Le opere, nella loro varietà, compongono un mosaico di esperienze che celebra la donna come soggetto attivo della propria storia, riaffermando il potere dell’arte di raccontare, curare e trasformare.
L’esposizione Ferite di Maria Chiara Cecconi, propone un percorso artistico intenso e introspettivo. Attraverso opere che dialogano con il corpo e l’anima, Cecconi invita a riflettere sulla «capacità dell’arte di farsi cura e da un bisogno di trasformare un’esperienza di intima sofferenza in un linguaggio che possa trovare occhi che vi si riconoscano. Dove il segno e la forma hanno la forza di curare l’indelebile cicatrice mostrando che anche da un doloroso frantumarsi della vita si può riparare la ferita arricchendola della capacità del racconto. Un racconto che nasce dal vissuto dell’artista, segnato dalla malattia, e che si apre a una dimensione condivisa, capace di restituire senso e speranza attraverso la bellezza».
«Grazie ad Acm Vasto, ad Agarte Fucina delle arti ed ed Aigu Abruzzo per le opere che nella loro varietà, compongono un mosaico di esperienze che celebra la donna come soggetto attivo della propria storia, riaffermando il potere dell’arte di raccontare, curare e trasformare. L’iniziativa si inserisce nel più ampio percorso promosso dal Comune e volto a valorizzare la cultura come strumento di coesione sociale, crescita civile e riflessione sui valori dell’uguaglianza, della dignità e della prevenzione. L’arte, in questo contesto, si fa linguaggio universale di ascolto e rinascita, capace di unire persone, esperienze e sensibilità in un percorso condiviso di consapevolezza e speranza», dichiarano il sindaco Francesco Menna e l’assessora alle Politiche sociali Anna Bosco.









