87enne vastese evita truffa telefonica, carabinieri: «Ecco i campanelli d’allarme per non cadere in trappola»

Tentativo di truffa ai danni di un’anziana sventato nel pomeriggio di ieri a Vasto. La vittima scelta dai malintenzionati è una signora del posto di 87 anni, contattata telefonicamente sulla propria utenza fissa da un sedicente corriere che avrebbe dovuto consegnare un pacco, previo versamento di un’importante somma di denaro (nel video seguente la chiamata della donna al 112). 
La donna si è immediatamente rivolta al 112, con la propria utenza cellulare, segnalando la richiesta all’operatore della centrale operativa. Sono così state allertate le pattuglie in uniforme e in abiti civili sul territorio. 

«La truffa – spiega il maggiore Amedeo Consales – non si è concretizzata in quanto, molto probabilmente i truffatori, resisi conto del possesso del cellulare della signora, hanno desistito dileguandosi. Il comportamento della signora è stato estremamente utile a scongiurare l’evento». 

I carabinieri, quindi, sottolineano nuovamente i campanelli d’allarme che è possibile rintracciare durante la chiamata ricevuta sull’utenza domestica:
1. Se nel corso della telefonata l’interlocutore dovesse richiedere somme di denaro o per un inesistente incidente stradale che ha coinvolto un congiunto o per la consegna di un pacco, segnalarlo immediatamente al 112 con un’utenza diversa da quella fissa. 
Uno degli stratagemmi che utilizzano i truffatori, infatti, è quello di non terminare la conversazione con la vittima in maniera tale che se la vittima dovesse rialzare la cornetta e comporre un qualsiasi altro numero, risponderebbero sempre loro qualificandosi come carabinieri o altro, rendendo più credibile la loro illegittima richiesta.
2. Le forze dell’ordine non richiedono mai denaro per sanare eventuali scoperture assicurative o a seguito di incidenti stradali e men che meno chiedono gioielli come forma di pagamento. Una tale richiesta è senz’altro indicativa di una truffa in atto.
3. In caso di dubbio contattare sempre il 112 segnalando l’accaduto evitando di farlo con il telefono fisso di casa.
4. Comunicare sempre al proprio interlocutore che non si è soli in casa.

«Questi piccoli accorgimenti scoraggiano i truffatori e li inducono a desistere dal proseguire nel loro intento truffaldino – continua Consales che invita a prendere visione dell’opuscolo antitruffa in allegato in formato pdf (in basso) – Il fenomeno delle truffe a danno delle fasce deboli è di portata nazionale. L’Arma dei Carabinieri ha organizzato numerosi incontri con i cittadini in diversi Comuni del territorio vastese per sensibilizzare l’opinione pubblica. L’ultimo incontro si è tenuto al teatro Rossetti in collaborazione con il Comune di Vasto, da sempre molto sensibile sull’argomento, soprattutto attraverso l’assessore Nicola Della Gatta che ha sposato subito l’iniziativa dell’Arma». 

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