Auto sul tracciato ciclabile, in divieto con rimozione forzata o nelle aree condominiali dei palazzi vicini. È quanto accade quotidianamente nella stazione ferroviaria di Vasto–San Salvo dove, a causa dei lavori in corso, il numero dei parcheggi è sensibilmente ridotto e insufficiente e i pendolari sono costretti a soluzioni alternative. Stamattina un gruppo di utenti ha convocato una conferenza stampa per esprimere il proprio malcontento e «richiamare l’attenzione delle istituzioni e delle amministrazioni locali», come nelle parole di Gabriele Marchese, ex sindaco di San Salvo, oggi pendolare che vite tutti i giorni il disagio.

Al centro delle rimostranze non ci sono solo i parcheggi, ma anche i problemi di sicurezza (non rari i furti d’auto), la carenza di trasporto pubblico, il sovraffollamento delle carrozze. «Ognuno di noi lascerebbe volentieri l’auto a casa, ma il trasporto pubblico per arrivare qui è carente. Così, il numero dei parcheggi non è adeguati all’utenza. Non rinneghiamo sicuramente i lavori in corso, ma crediamo che una soluzione bisogna trovarla nell’attesa della fine degli interventi».
Per l’ex primo cittadino, però, alla chiusura del cantiere il disagio resterà. Quando il restyling del piazzale terminerà, i posti auto complessivi, compresi quelli lungo la strada che conduce alla Statale 16, saranno un centinaio, «Ce ne servirebbero almeno altri 50». Marchese parla di «debolezza strutturale della politica di queste zone. I dati diffusi da Fs parlano di 60 treni da Pescara a San Benedetto del Tronto per un’utenza di 5mila unità, da Termoli a Pescara ci sono invece 20 treni per 2.500 utenti. Bisognerebbe bilanciare questi numeri anche perché con più treni aumenterebbe anche l’utenza. Noi siamo fortunati perché siamo i primi a salire e troviamo posto, ma nelle stazioni successive la gente resta in piedi».

Diverse le testimonianze di chi quotidianamente usa i treni per studio o lavoro: «Arriviamo già stremati al lavoro. Al Porto di Vasto la situazione è uguale se non peggio». Quasi tutti i pendolari presenti hanno in comune almeno una multa per divieto di sosta. C’è anche chi, al ritorno dal lavoro, ha trovato un’amara sorpresa: «Io e mio marito veniamo da Cupello con due auto perché abbiamo orari differenti, non possiamo fare altrimenti. A gennaio, alla stazione Porto di Vasto, abbiamo avuto il furto di una delle due auto», ha detto Anna Di Francesco che poi ha aggiunto: «Dai paesi dell’entoterra ci sono tante persone che vengono a prendere il treno tutti i giorni. Non essendoci un trasporto pubblico adeguato, ogni persona viene con una macchina».