L’attualità «più bruciante» al centro del dibattito con Marina Catucci, corrispondente da New York del Manifesto, in programma domani pomeriggio nella biblioteca “Mattioli” di Vasto. Reduce dal festival del giornale, tenutosi a Roma nel fine settimana e dedicato quasi esclusivamente agli ultimi avvenimenti di Gaza, la giornalista, che vive negli USA dal 1999, «ci parlerà di America e quindi di mondo, di Trump e quindi di guerra, e, da qualche ora, pure di pace – spiegano gli organizzatori – E lo farà attraverso i suoi occhi, quelli di una donna professionista, una delle prime americaniste del giornalismo italiano, ruolo ancora oggi maschile per antonomasia, che da anni racconta quella che è ancora considerata la più grande democrazia del mondo».

«Sarà una occasione imperdibile per capire insieme se possiamo ancora usare questa definizione o se anche lì i diritti sono da ridefinire. Il filo conduttore ce lo darà il suo ultimo libro Manifesto Americano, pubblicato nel 2024 da Paesi Edizioni. Una passeggiata veloce tra i tanti volti di una realtà troppo variegata per essere compresa sotto una sola dicitura, ma, che, come scopriremo assieme, è davvero fatta di persone, che si muovono in ogni direzione. Una grande e costante migrazione di cui Marina Catucci cercherà di darci le coordinate».
L’evento è promosso dall’associazione Dafne in collaborazione con l’assessorato alle Politiche sociali della Città del Vasto ed è patrocinato dall’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo. «In questi tempi di ridefinizione degli equilibri socio-politici mondiali lo sguardo delle donne, di giornaliste professioniste che ogni giorno si interrogano e lavorano sul campo per comprendere da vicino la realtà, è una nostra priorità».
