Il Patto per l’Abruzzo (coalizione di centrosinistra presentatasi alle ultime elezioni regionali) ha presentato una risoluzione, trasmessa alla II commissione “Territorio, Ambiente e Infrastrutture”, per impegnare il presidente regionale Marco Marsilio e la giunta a farsi portavoce al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Autostrade per l’Italia per una sospensione dei pedaggi nei tratti dell’A14 abruzzesi interessati dai lavori, come misura di ristoro per cittadini, pendolari e imprese.

Questa mattina, i consiglieri regionali di opposizione hanno illustrato in conferenza stampa la richiesta riguardo una criticità che ormai si trascina da anni. I cantieri sull’A14 causano ritardi e aumento dei tempi di percorrenza a esclusione dei principali periodi festivi (l’ultimo in ordine di tempo, durante la scorsa estate) durante i quali Autostrade per l’Italia sospende i lavori per snellire il traffico.
«È dal 2021 che Marsilio fa annunci sui lavori e sulla terza corsia: sono passati anni e dal governo nazionale, come da quello regionale, arrivano solo annunci». Tra i punti più critici ci sono quelli a Nord: «occorrono oltre 100 minuti per percorrere i 19 chilometri tra Pineto e Città Sant’Angelo, contro i normali 26, e si sono registrati in orari di punta percorrenze fino a 4 ore e 45 minuti per la tratta Pescara-San Benedetto del Tronto e ritorno».

I consiglieri hanno parlato di «gravi danni alla competitività per le oltre 2.100 imprese e gli oltre 143.000 mezzi della “flotta” abruzzese del settore trasporti: «Circa 130 euro l’ora di aumento dei costi di esercizio per ogni camion. Una stima concreta evidenzia che il ritardo medio di circa tre ore e trenta minuti (andata e ritorno) accumulato da un mezzo pesante nel percorrere il tratto tra Pescara e San Benedetto del Tronto costa circa 450 euro al giorno».
«La misura del cashback del pedaggio, prevista da Autostrade per l’Italia, si è rivelata scarsamente efficace: poco conosciuta, priva di un’adeguata informazione pubblica e difficilmente accessibile. I rimborsi proposti dall’autorità di regolazione dei trasporti saranno attuati tra il 2027 e il 2028. Una soluzione tardiva e insufficiente: nel frattempo, molte imprese rischiano di non riuscire a sostenere i costi».

«La situazione porta molti mezzi pesanti a scegliere come alternativa la strada statale che passa nel mezzo delle città peggiorando la qualità dell’aria e la sicurezza per pedoni e automobilisti».
Tra le richieste contenute nella risoluzione: sospensione dei pedaggi nei tratti abruzzesi interessati dai lavori, come misura di ristoro per cittadini, pendolari e imprese: accelerazione dei lavori, con incremento delle lavorazioni notturne e nei fine settimana e potenziamento delle risorse tecniche e umane; istituzione di un tavolo permanente di monitoraggio, con la partecipazione della Regione, delle associazioni di categoria e delle rappresentanze dei cittadini, per garantire trasparenza sui cronoprogrammi e sull’andamento dei lavori; informativa costante al consiglio regionale sugli sviluppi delle interlocuzioni con il Governo e con la società concessionaria.