Magnacca: «Alla Esplodenti Sabino inizia una nuova era»

«Inizia una nuova era per la Esplodenti Sabino a seguito dell’ufficializzazione lo scorso 1° ottobre dell’acquisizione dell’azienda di Casalbordino da parte dell’Arca Defense Italy, società per azione con sede a Milano e facente parte dell’Arca Defence Group di proprietà turca». Lo afferma Tiziana Magnacca, assessora regionale alle Attività produttive, al termine dell’incontro con le parti sociali sul futuro dello stabilimento fermo dal 13 settembre 2023, il giorno dell’esplosione che spezzò la vita di tre operai a distanza di meno di tre anni dalla precedente tragedia che costò la vita a tre loro colleghi. «Per noi è stato un evento traumatico che ha segnato le coscienze dei cittadini di questa parte dell’Abruzzo, per questo era necessario ridare vita a questa azienda con tutte le certezze e le garanzie che le istituzioni possono dare».

Il sito della Esplodenti Sabino

«Per il sito produttivo abruzzese e per i lavoratori – afferma Magnacca – il futuro è meno incerto perché di fatto oggi annunciamo il rilancio dell’azienda, dopo anni di sofferenza e patimenti da parte dei lavoratori. A questo risultato si è arrivati grazie all’azione congiunta di tutti i soggetti coinvolti nel processo di rilancio dell’azienda: dalla Regione Abruzzo al Tribunale di Vasto, il cui presidente Michele Monteleone sulla Esplodenti Sabino ha emesso un provvedimento che ha fatto storia nell’ambito della giurisprudenza della crisi d’impresa; dai sindacati, che hanno sempre mostrato un atteggiamento di grande responsabilità, ai lavoratori stessi, che hanno avuto la forza di resistere nei momenti più difficili. Insomma, sono state create le condizioni migliori perché un gruppo imprenditoriale importante estero decidesse di investire in Abruzzo dando credito alle professionalità maturate in questo settore dal territorio».

«Dal canto suo – si legge in una nota della Regione – l’azienda ha garantito la continuità del rapporto di lavoro per tutti i 59 dipendenti nonostante la produzione sia ferma e l’attività finora autorizzata è legata al solo stoccaggio del materiale esistente. La produzione, una volta concluso il processo di insediamento della nuova azienda, sarà automatizzata con una riduzione sensibile dei rischi connessi alla lavorazione, che sarà concentrata sul confezionamento di proiettili di artiglieria medio calibro e sul caricamento di granate con sistemi automatizzati».

«Notizie confortanti – annuncia Magnacca – arrivano anche sul fronte degli investimenti siamo stati rassicurati sul fatto che ci saranno oltre 100 milioni di euro di investimenti e in più c’è una chiara visione di ampliamento occupazionale. Il tutto in sicurezza e ampliando il core-business dell’azienda con la previsione di attività di assemblaggio all’interno di un contesto particolarmente sensibile come quello della difesa legate al rilascio delle relative autorizzazioni».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *