Si chiamano Pig brig. Sono reti circolari per catturare branchi di cinghiali. Saranno utilizzate nella Riserva naturale di Punta Aderci da questo mese a fine anno. Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, con l’ordinanza numero 82 del 2 ottobre, ha disposto il divieto di accesso nel raggio di 200 metri dalle trappole nel periodo ottobre-dicembre 2025.

Il provvedimento contingibile e urgente rientra nell’applicazione del piano elaborato dal ministero della Salute per le catture, l’abbattimento e lo smaltimento dei cinghiali firmato dal commissario straordinario per la lotta alla peste suina, Vincenzo Caputo.
Il programma nazionale «propone per l’Abruzzo un forte incremento del prelievo della specie cinghiale su tutto il territorio regionale comprese le aree protette, e che in base alle decisioni adottate dal G.O.T. (gruppo operativo rerritoriale, n.d.r.) della Regione Abruzzo in data 11/06/2024 si è stabilito di prelevare 1.000 cinghiali in tutte le Riserve regionali; al fine di intervenire anche nelle aree protette presenti nel Comune di Vasto, è stato approvato, con deliberazione della Giunta Comunale n.17 del 24.01.2024, il Piano Triennale 2024-2026 di controllo e monitoraggio dei cinghiali nelle riserve regionali Punta Aderci e Marina di Vasto redatto dal biologo Fabio De Marinis». Perciò «durante il periodo ottobre-dicembre 2025 saranno svolte le operazioni relative all’applicazione della Convenzione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Abruzzo e del Molise (IZS), nella Riserva di Punta Aderci».
Saranno interdette le aree entro i 200 metri dalle trappole, con accesso consentito solo alla polizia provinciale e al personale autorizzato. Ai trasgressori una multa da 25 a 500 euro.