Trecento giorni precisi. Tanto è durata l’avventura di Danilo Rufini sulla panchina della Pro Vasto, arrivato il 9 dicembre conquistando una sofferta salvezza nel maggio scorso ai playout dopo la conferma estiva si è arrivati all’esonero nella giornata di ieri, domenica 5 ottobre.
Ha salutato la Pro Vasto al 12° posto con 7 punti, a 3 lunghezze dal gruppone che occupa il quinto posto ma più che la classifica a pesare sono state alcune prestazioni. Spingendo di fatto la società a divorziare dalla figura che meno di tre mesi fa era stata scelta come “manager all’inglese”. Un allenatore con pieni poteri anche sul calciomercato trattando e scegliendo i giocatori senza l’appoggio di un direttore sportivo. Scelta che oggi suona come una sconfitta per biancorossi visto che andato via Rufini cosa ne sarà di alcuni elementi arrivati all’Aragona proprio per la sua presenza? Se Arquin ha già salutato ora resta da capire che ne sarà di alcuni fedelissimi come De Vivo e Martignetti aggiungendo a loro anche Gambuzza e Farucci.
Prima di parlare dei giocatori, quello di oggi sarà un lunedì fondamentale, se non decisivo, per capire quale direzione prenderà la dirigenza biancorossa riguardo la scelta del direttore sportivo. Un vuoto che ora verrà colmato ricordando che il compito del ds non è solo in ottica mercato ma lavora con tecnico, giocatori e dirigenti tutta la settimana, a 360° gradi. Una figura imprescindibile in una società, già nelle scorse settimane si sono sondati vari profili, come quello dell’ex Aquila, Pineto e Civitanovese Moreno Sacchetti, opzione che però appare più defilata rispetto ad altre due. Difficile stabilire al momento un favorito, un’ipotesi credibile è sicuramente quella del “casalingo” Nicola Bellandrini. Già sedutosi al tavolo biancorosso in estate, poi le parti non trovarono le giuste connessioni per iniziare a braccetto l’avventura.
Per il direttore vastese si tratterebbe di un ritorno, conosce benissimo l’ambiente e tornerebbe dopo l’ultima esperienza, sempre in Eccellenza, di tre mesi nel 2023, da luglio a fine settembre. Se dovesse ricadere su di lui la scelta finale come allenatore si parla di più profili, a partire dall’ex San Salvo Giancarlo Manes che all’Aragona ritroverebbe Cattafesta, Emirson Tafili e Sannino allenati in biancazzurro. Altro profilo credibile sul tavolo è quello di Andrea Pierantoni, ortonese classe ’90 nella scorsa stagione sulla panchina dell’Angolana, in D con il Casale e nei giorni scorsi accostato anche al Giulianova. Al momento non sembrano trovare riscontri le ipotesi legate a un romantico ritorno di Donato Anzivino (al momento alla guida dell’under 17 della Virtus Vasto) e lo stesso dicasi per Antonio Mecomonaco.
Il nome nuovo, come direttore sportivo, è quello di Roberto Storelli. Cinquantasettenne pugliese, una “vita calcistica” con il Bisceglie e nella scorsa stagione con l’Heraclea di Candela promossa in D. Con lui a Vasto in panchina si rivedrebbe una vecchia conoscenza, il quarantasettenne Luigi “Gigi” De Simone, già in biancorosso, da vice allenatore di mister Papagni in Serie D nei due mesi finali decisivi della stagione 2018/2019 culminati con una salvezza diretta soffertissima. Da head coach ha poi guidato anche il Casalbordino (nel 2022) e nelle ultime stagioni di nuovo in Puglia con Spinazzola e Canosa. Già visto ieri, sugli spalti dell’Aragona ad assistere al match pareggiato contro il Pianella da spettatore molto interessato. Ma con De Simone non andrebbe esclusa la presenza di un altro direttore “nostrano”, assolutamente a sorpresa. Andranno prese decisioni in tempi brevi anche se in questi giorni il presidente Andrea Zaami è in Spagna, il suo rientro è previsto nelle prossime ore. Quello di oggi sarà un lunedì bollente, direttore sportivo e allenatore avranno un compito importante, quello di far svoltare definitivamente la Pro Vasto e riaccendere una piazza ormai esausta e vogliosa di tornare a sorridere.
