Sei anni di reclusione: è la pena che il tribunale di Vasto ha inflitto a Marco Bologna, il 41enne riconosciuto responsabile della rapina all’Eurobet di corso Mazzini. Lo ha deciso la giudice Anna Rosa Capuozzo al termine del processo con rito abbreviato.
Le indagini erano scattate subito dopo il colpo all’agenzia di scommesse. Era il 16 febbraio. Nel mettere a segno la rapina, l’uomo, oltre a far cadere a terra due cartucce calibro 6,35, ha perso il telefono cellulare, circostanza che ha reso più veloce la sua identificazione. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, fatta grazie alle immagini della videosorveglianza, l’uomo aveva anche provato a sparare: «Il malvivente, con volto travisato da passamontagna e armato di pistola, è entrato nel centro scommesse, a quell’ora deserto, costringendo la cassiera a farsi consegnare l’incasso della giornata. Sorpreso dalla reticenza della cassiera, ha scavalcato il bancone iniziando una colluttazione con quest’ultima e cercando anche di far fuoco (senza tuttavia riuscirvi probabilmente per un malfunzionamento dell’arma). Poco dopo il malvivente ha prelevato tutto il denaro contante dalla cassa e si è dato alla fuga a piedi nelle vie adiacenti».
I militari, grazie agli accertamenti sull’intestatario del telefono e dalla visione delle immagini, hanno identificato il soggetto che era stato raggiunto poco dopo a Casalbordino. Nel corso della perquisizione è stato trovato in possesso di alcuni indumenti indossati nel corso della rapina e oltre 1.300 euro in contanti di cui non aveva saputo giustificare la provenienza. Arrestato, l’uomo era stato trasferito nel carcere di Torre Sinello a Vasto.
L’avvocata Marisa Berarducci, che difende il 41enne, ha optato per il rito abbreviato, che consente di ottenere uno sconto di un terzo della pena. Sei anni la richiesta, al termine della requisitoria, formulata dal pm, Domenico Seccia, e accolta dalla gup. «Le motivazioni – dice Berarducci – saranno depositate tra 90 giorni. Le leggeremo e valuteremo se presentare appello».