«Poca trasparenza e condivisione delle scelte». Con queste parole, la capogruppo Pd in consiglio comunale, Emanuela Tascone, motiva l’abbandono dell’aula da parte delle opposizioni. Il punto è quello del prg di San Salvo il cui iter dovrà essere portato a termine da un commissario nominato dalla Regione.
«Il motivo è semplice: una maggioranza ridotta si appresta ad approvare un nuovo strumento urbanistico che è cruciale per il futuro di tutti i cittadini di oggi e di domani, ma chiuso nelle decisioni non chiare di un ristretto conclave che ha ottenuto meno della metà dei voti alle ultime elezioni. Sottraendo al 50% della maggioranza anche i voti del gruppo Lippis e di Toro e considerando l’astensione e le liste civiche fuori dall’assise comunale trattasi di un prg di netta minoranza».

«Si sta organizzando un prg di pochi e non di tutti, un grande errore non ascoltare su temi così complessi e importanti per la città. La comunità avrebbe bisogno di più verde, più spazi sociali, più servizi per giovani e fragili, di scelte di sostenibilità della mobilità e di semplificazione logistica. Forse ci si occupa troppo di pochi spazi di alcuni e poco di grandi temi collettivi. Noi avremmo potuto aiutare ad alzare il volo a questo piano che, invece, in queste condizioni naviga a vista. Ribadisco perciò la necessità di un cambio di rotta e di un ritorno al metodo della condivisione, dimostratosi vincente sulle mozioni approvate, per affrontare in modo costruttivo e nell’interesse generale i grandi temi urbanistici e sociali che attendono San Salvo».