Diminuire le visite specialistiche e usare farmaci più economici non è un buon modo per ridurre né le spese, né le liste d’attesa, perciò i medici di base abbandonano i camici sulla ringhiera della Asl Lanciano-Vasto-Chieti. Plateale protesta dei dottori aderenti alla Fimmg, federazione italiana medici di medicina generale, stamattina davanti alla sede dell’azienda sanitaria teatina.
«Più di un anno fa noi medici di famiglia – spiega una manifestante – abbiamo iniziato a ricevere quasi quotidianamente delle Pec in cui subiamo dei richiami, con motivazioni esclusivamente economiche, per le nostre prescrizioni». Inoltre, «ci arrivano delle mail con cui ci viene richiesto di prescrivere antibiotici di tanti anni fa perché costano meno, ma quello che la Asl non sa è che noi prescriviamo antibiotici più recenti perché quelli più vecchi hanno sviluppato delle resistenze. Oltre all’aspetto etico, ce n’è anche uno più economico perché, se utilizziamo un antibiotico più economico che non risolve il problema, poi dovremo prescriverne uno più costoso. Con il cambio di direttore generale il clima non è mutato. Addirittura la Asl ha convocato alcuni medici, invitandoli a presentarsi con un avvocato per giustificare alcune prescrizioni. Proprio perché oggi erano previsti questi incontri, abbiamo deciso di organizzare una manifestazione alla quale partecipiamo tutti, anche coloro che non sono stati convocati dall’azienda. La risposta della Asl al buco nei conti della sanità è fare il processo a noi medici. L’azienda non sa che molti pazienti, viste le liste d’attesa lunghissime, si rivolgono al medico di base perché non hanno uno specialista da cui andare. Questi problemi, però, non interessano alla politica, che dovrebbe dare le linee di indirizzo. Quando si tratta di campagna elettorale, tutti parlano di sanità, ma di quello che stiamo subendo noi e, di riflesso, i pazienti non importa a nessuno».

Stamani i medici degli ambulatori di corso Umberto a San Salvo avevano diramato un avviso per annunciare ai pazienti la protesta, mentre nel pomeriggio sono tornati regolarmente al lavoro: