La protesta dei medici: «La Asl ci obbliga a ridurre visite specialistiche e medicine per i nostri pazienti»

La Asl chiede ai medici di base di ridurre il numero degli esami diagnostici per i loro pazienti e i dottori rispondono manifestando davanti alla sede dell’azienda sanitaria. In provincia di Chieti scoppia la protesta dei medici di medicina generale. Prescrivere meno visite specialistiche non è il modo migliore per ridurre le liste d’attesa. A San Salvo i sanitari che hanno lo studio in corso Umberto lo comunicano con una lettera ai loro assistiti.

«Cari pazienti,
come avrete sicuramente notato negli ultimi tempi il nostro lavoro è profondamente cambiato.
Sempre più spesso siamo costretti a negarvi delle prescrizioni di farmaci o esami strumentali, sempre più spesso vi sentiamo lamentarvi perché le liste d’attesa sono lunghe e troppe volte per delle visite importanti dovete aspettare tanto tempo. Troppo tempo, perché molto spesso il decorso di una malattia è tempo-dipendente e dover attendere mesi quando non anni può rappresentare una condanna.

Quello che forse non sapete, è che anche noi medici siamo continuamente vessati da una ASL che quasi quotidianamente ci manda dei veri e propri “rimproveri” per la spesa sanitaria invitandoci a ridurre il numero delle prescrizioni, come se la Salute fosse un bene su cui risparmiare anziché un tesoro prezioso da difendere.
Tutto ciò, oltre ad essere profondamente umiliante, ci allontana dalla ragione primaria per la quale ognuno di noi ha scelto di fare il medico: per aiutare l’altro e promuovere la sua salute.

NOI NON CI STIAMO!
È per questa ragione che questa mattina siamo a Chieti a manifestare contro un modus operandi che sta tentando di distruggere il rapporto medico-paziente da noi tanto faticosamente costruito negli anni.
Non ci troverete in ambulatorio, perché stiamo manifestando per voi e per noi, perché questa situazione sta diventando insostenibile.
Saremo comunque disponibili nel pomeriggio per svolgere il nostro lavoro come sempre perché quella è la nostra scelta di vita, quella è la nostra missione!
Ma questa mattina NON CI SIAMO perché noi NON CI STIAMO E NON CI STAREMO MAI e lotteremo in tutti i modi per scrivere una storia diversa

Con la serietà e la dedizione di sempre, i medici di corso Umberto I di San Salvo».

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