Gli slogan sono noti: «Ospedale al collasso. Il malato va difeso e curato», «vastesi, difendiamo il nostro ospedale». L’ennesimo sit-in di Patrizia De Rosa davanti all’ospedale di Vasto richiama esponenti del centrosinistra allargato. Stamani la cittadina vastese impegnata da anni in proteste, spesso solitarie, contro i tagli alla sanità è tornata a manifestare davanti al presidio ospedaliero di via San Camillo de Lellis. Con lei il coordinatore regionale del Movimento 5 Stelle, Gianluca Castaldi, il suo collega di partito Francesco Taglieri, consigliere regionale, il sindaco di Vasto, Francesco Menna, la vicesindaca, Licia Fioravante, e gli assessori Anna Bosco e Gabriele Barisano. Carenze di organico, struttura obsoleta, servizi tagliati, liste d’attesa scoraggianti e l’eterna promessa del nuovo ospedale: i motivi del dissenso verso Regione Abruzzo e Asl sono di lunga data.

«Assieme al coordinatore Castaldi, ho voluto portare la nostra solidarietà a Patrizia De Rosa – dichiara Taglieri – perché la sua voce rappresenta quella di migliaia di persone che ogni giorno subiscono disservizi e carenze intollerabili, le stesse che, in qualità di Consigliere regionale, segnalo da ormai sette anni e che, fintanto che non verranno risolte, continuerò a denunciare con determinazione. Dal pronto soccorso alle liste d’attesa infinite, fino ai livelli essenziali di assistenza sempre più compromessi, il San Pio di Vasto, come altre strutture della provincia teatina, vive una condizione di sofferenza costante che non trova risposte nella programmazione regionale ma che, invece, per colpa della destra che governa Regione Abruzzo, si acuisce ogni giorno di più».
«Mentre i cittadini aspettano cure e prestazioni – prosegue Taglieri – il presidente Marsilio preferisce nastri e fare propaganda. Le soluzioni predisposte da questo governo regionale per risolvere le criticità facenti capo alla sanità territoriale sono state tutte fallimentari: dall’aumento delle tasse ai tagli ai servizi passando per una rete territoriale spacciata, durante la campagna elettorale, per soluzione a tutti i mali ma rivelatasi l’ennesimo grande fallimento da loro operato».
Taglieri ha infine sottolineato come la battaglia di Patrizia De Rosa non sia un episodio isolato, ma il simbolo di una crisi più ampia che riguarda tutta la sanità abruzzese: «Liste d’attesa infinite, livelli essenziali di assistenza non garantiti, migliaia di cittadini costretti a curarsi fuori regione: sono tutti problemi cronici che peggioreranno nei prossimi mesi se non si cambia rotta. Noi continueremo a denunciare questa gestione fallimentare e a lottare al fianco di chi, come Patrizia, difende con coraggio un diritto fondamentale. I cittadini possono stare certi che non arretrerò di un centimetro per tutelare il loro diritto alla salute».