“Capodogli che uniscono”: a Vasto confronto con le esperienze di Rimini, Lampedusa e Taranto

Le rotte dei capodogli che uniscono è il titolo della tavola rotonda che si terrà venerdì 19 settembre (ore 17), nella Sala “Aldo Moro” di Vasto, nell’ambito del Festival i Sette Capodogli 2025.

Nei saluti istituzionali i rappresentanti del Comune di Vasto, il sindaco Francesco Menna e l’assessore all’Ambiente Gabriele Barisano, saranno affiancati dall’assessore all’Ambiente di Rimini, Anna Montini, città che ha ospitato in aprile l’anteprima del Festival, e da Pietro De Rubeis, assessore all’ambiente di Lampedusa, città simbolo dell’ambiente marino che quest’anno è Capitale Italiana della Cultura.

«Questa tavola rotonda rappresenta non soltanto un momento di confronto, ma soprattutto un passo concreto verso una visione condivisa di tutela e valorizzazione del nostro patrimonio naturale. I capodogli, le tartarughe marine e l’intero ecosistema del Mediterraneo ci ricordano quanto siamo interconnessi e quanto ogni azione locale possa avere risonanza globale», dichiarano il sindaco Francesco Menna e  l’assessore all’Ambiente Gabriele Barisano.

Il convegno si aprirà con l’intervento di Manuela Fabbri, presidente dell’associazione Basta plastica in mare Network, che presenterà la proiezione in anteprima del video Rimini e Vasto insieme, nel nome dei capodogli che mette a confronto lo spiaggiamento riminese dell’aprile ’43 con quello vastese e racconta il coinvolgimento della comunità riminese in occasione dell’anteprima del Festival i Sette Capodogli. L’intervento darà occasione anche per parlare del coinvolgimento del Comune di Vasto nel Fuorisalone 2025, organizzato da Basta plastica in mare, in concomitanza al Salone Ecomondo.

Molto atteso anche l’intervento di Giulia Bonafede dal titolo MuDiCa: un progetto di valorizzazione del Museo diffuso del Capodoglio che farà il punto sulle attività progettuali promosse nell’ambito del corso di Comunicazione e valorizzazione delle collezioni museali dell’Accademia di Belle Arti di Roma dalla docente Lucia Giardino – curatrice del Guilmi Art Project – già presente alla tavola rotonda dello scorso anno.
L’intervento di Vittorio Pollazzon, presidente della Jonian Dolphin Conservation Ets di Taranto, permetterà di approfondire la conoscenza di un’altra importante esperienza di musealizzazione dedicata ai cetacei, quella di Ketos, il Centro euro-mediterraneo del Mare e dei Cetacei di Taranto, rivoluzionario nella portata innovativa della sua offerta: dai servizi didattico-museali a carattere scientifico alla possibilità di servizi legati a modalità di fruizione innovativa dei contenuti attraverso tecnologie avanzate, alla consulenza nei settori della ricerca scientifica sui cetacei.

Nel corso dell’incontro sarà annunciato un protocollo d’intesa fra Centro Studi Cetacei, Servizio veterinario della Asl di Vasto, Ufficio Circondariale Marittimo, Comune e Marineria di Vasto, per il recupero nel porto vastese delle tartarughe Caretta Caretta raccolte dai pescherecci. A suggellare tale importante azione di tutela di un animale simbolo della biodiversità marina l’intervento di Daniela Freggi per presentare la trentennale attività del suo centro di recupero Lampedusa Turtle Rescue nell’isola che rappresenta un punto di vedetta privilegiato e un ponte per il nostro paese verso il Mediterraneo.

La tavola rotonda sarà chiusa dalla presentazione 7 Dee per 7 capodogli – Biodiversità e vini custodi del mare, un articolato progetto della Cantina di San Michele Arcangelo di Vasto che coniuga eccellenza vinicola, arte e tutela ambientale con gli interventi di Michele Del Borrello, presidente della Cantina, Camillo Zulli enologo e direttore tecnico della Bio Cantina Sociale Orsogna, Silvestro Regina e Luciana Spoltore, Michele Bosco presidente dell’associazione Terre di Punta Aderci, infine Filomena Ricci, delegata regionale del WWF Abruzzo e Gianluca Casciato, presidente Legambiente Abruzzo.

Nella mattina della stessa giornata, sulla spiaggia di Punta Penna, anche la performance di movimento con gli studenti del Polo Liceale “R. Mattioli” nell’ambito del laboratorio Balenamenti curato da Helène Gautier, Francesca Saraullo e Gisela Fantacuzzi; l’inaugurazione di una mostra di scultura open air dal titolo Legni spiaggiati a cura degli studenti del Liceo artistico “R. Pantini” e la liberazione di una tartaruga marina, operata dal Centro Studi Cetacei, in collaborazione con Ufficio Circondariale Marittimo, Circolo Nautico Vasto e Riserva Naturale di Punta Aderci.

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