Tufillo, comunità in transizione è approdato, il 3 settembre, alla conferenza dell’Associazione Europea di Sociologia (Esa Rn38 Mid-Term Conference) Rural and Regional Realities in Motion: Territoriality, Temporality, and Technology a Chania, nell’isola di Creta. La ricerca era stata presentata in paese il 15 giugno scorso [LEGGI].

Lo studio è stato esposto da Greta Spineti, dottoranda di ricerca all’Università degli Studi di Teramo e coautrice, insieme a Giulia Messere (ricercatrice in Sociologia) e Aniello Scafetta (agronomo) del volume i cui contenuti sono stati presentati in una «cornice di una delle più importanti conferenze europee dedicate alla ricerca sociologica e allo studio dei territori. Il volume pubblicato a luglio contiene un’indagine a più livelli, condotta per diversi mesi nel 2024, che ha dato luce a importanti evidenze rispetto alle possibilità di superare la visione negativa dello spopolamento e percorrere strade possibili per il riabitare le aree interne del medio e alto vastese. I ricercatori autori del volume hanno realizzato tre studi di carattere agronomico e sociologico, volti a rilevare le caratteristiche e le potenzialità socio-ambientali di un territorio ricco di possibilità come è quello dell’area interna vastese e del centro di Tufillo», spiega in una nota il Comune di Tufillo.
Alla Conferenza Esa sono stati esposti, in particolare, i risultati dell’indagine sociologica sulle caratteristiche di contesto del territorio, condotta da Spineti attraverso una metodologia di rilevazione tramite questionari su tutta la comunità di Tufillo, e quelli della ricerca condotta da Messere, tramite interviste in profondità, sullo studio del caso specifico dei neo-rurali che da alcuni anni caratterizzano i nuovi insediamenti nel territorio del comune dell’entroterra abruzzese.
«Un risultato importante, che ha visto l’indagine condotta sul territorio essere diffusa a livello europeo e internazionale, in una delle più importanti conferenze di sociologia alla quale hanno partecipato relatori e ricercatori da tutto il mondo, espandendo la possibilità di conoscere e proseguire la ricerca sulle aree interne per la promozione di sviluppo e possibilità per i territori».