«Sono sorpreso dalla dura contestazione espressa dall’Associazione Italiana Giovani Avvocati sull’avviso pubblico indetto dalla nostra Asl per la formazione di una short list di avvocati a cui affidare incarichi in caso di contenziosi». Il direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri, sulla presa di posizione dell’associazione che chiede il ritiro del bando.
L’associazione contesta i requisiti richiesti che escluderebbero la partecipazione dei professionisti più giovani; il consigliere regionale Silvio Paolucci, inoltre, ha aggiunto che sarebbe sfavorita la partecipazione di legali abruzzesi.

«I criteri indicati nel documento – dice oggi Palmieri – non sono stati ispirati certamente dalla volontà di discriminare o escludere professionisti abruzzesi, nulla di più lontano dalle intenzioni di questa direzione, mossa unicamente dal dovere di perseguire la buona amministrazione e dalla necessità di affidarsi a professionisti di comprovata esperienza in caso di azioni legali riferite a tematiche sanitarie. Un orientamento maturato unicamente nell’intento di tutelare al meglio l’interesse dell’azienda, che in caso di contenziosi di particolare complessità deve avvalersi di precise competenze e solida expertise per difendersi al meglio delle proprie possibilità. Non ci sono finalità né disegni occulti in quell’avviso, e sono per questo pronto a confrontarmi con tutti».
«Ho chiesto agli uffici di invitare per i primi giorni della prossima settimana i presidenti delle sezioni Aiga di Chieti, Lanciano e Vasto, nonché i presidenti dei rispettivi Ordini forensi. Per le stesse ragioni di trasparenza sono pronto a spiegare in Commissione di vigilanza le motivazioni che hanno ispirato l’avviso, corredate dalle cifre generate dai contenziosi che l’azienda si è trovata a fronteggiare. Non mi sottraggo ad alcun confronto, perché non si è trattato di un blitz ferragostano, visto che i termini saranno ulteriormente prorogati, e perché ho agito in buona fede, senza secondi fini, mai sfiorato dall’idea di penalizzare l’Abruzzo e i suoi professionisti».