Il via libera del ministero dell’Ambiente alle trivellazioni per estrarre il gas a Bomba divide il mondo politico abruzzese. Il Pd punta il dito contro la giunta regionale e la maggioranza di centrodestra.
«La decisione del mnistero e l’entusiasmo espresso dalla società LnEnergy sul progetto di estrazione di gas a Bomba rappresentano un colpo durissimo per il territorio e per l’intero comprensorio del medio e basso Sangro», affermano in un comuniil capogruppo Pd, Silvio Paolucci, con il segretario provinciale del Pd, Leo Marongiu, Raffaele Nasuti, sindaco di Bomba e Salvatore Martorella, vicesindaco, e la presidente del Pd, Tiziana Di Renzo.

«Parliamo di un giacimento già respinto per ben due volte dal Comitato V.I.A. della Regione Abruzzo e definitivamente bocciato dal Consiglio di Stato, a conferma delle gravi criticità ambientali e della pericolosità di interventi in un’area così delicata. Nonostante ciò, oggi assistiamo all’ennesima capriola della giunta Marsilio e della maggioranza di centrodestra, che preferiscono piegarsi a interessi estranei al bene comune, ignorando pronunciamenti giuridici, norme vigenti e, soprattutto, la volontà chiara e netta espressa nel 2018 da Regione, Provincia, Comuni, comitati e associazioni ambientaliste».
«È inaccettabile – commentano gli esponenti del Pd – che si scelga di sacrificare la tutela ambientale, la salute dei cittadini e la prospettiva turistica ed economica di un intero territorio sull’altare di logiche che nulla hanno a che fare con lo sviluppo sostenibile. È un tradimento della parola data e degli impegni presi: basti ricordare la risoluzione con cui, proprio la Regione, si era impegnata a chiedere il ritiro del permesso di ricerca. Non ci si può proclamare paladini dell’ambiente nelle passerelle mediatiche o sui social e, allo stesso tempo, consentire operazioni che hanno un impatto devastante e regressivo. Investire ancora in fonti fossili significa negare la transizione energetica e condannare i nostri territori a un futuro senza prospettive. Per questo condividiamo e sosteniamo con forza la posizione del Comune di Bomba, che ha ribadito la sua contrarietà con una risoluzione chiara e netta: respingere ogni tentativo di autorizzare lo sfruttamento del giacimento, schierarsi con cittadini, comitati e associazioni e chiedere a governo e Regione di chiudere definitivamente questa partita, mettendo nero su bianco il divieto assoluto di trivellazioni nell’area. Il Pd sarà al fianco delle comunità locali e delle amministrazioni che difendono il territorio. Questa vicenda dimostra, ancora una volta, che la destra abruzzese e nazionale non hanno a cuore l’interesse dei cittadini, ma inseguono solo logiche di breve periodo e di propaganda. Noi diciamo no a un Abruzzo delle trivelle e dei fossili, sì a un Abruzzo che investe davvero in ambiente, salute, turismo e futuro, è una lotta che ci riguarda e che dobbiamo affrontare insieme a tutte le forze di opposizione».