Nicolò Cavuoti trasforma il sogno in realtà: esordio in Serie A a 22 anni con il Cagliari

Ci sono date che non si dimenticano, ci sono domeniche che lasciano il segno nella carriera di un calciatore. Nel 1976 ci era riuscito Donato Anzivino (con l’Ascoli, il 18aprile), poi 1990 era toccato a Fiorenzo D’Ainzara (con l’Ascoli, il 22 aprile), nel 2015 era stato Roberto Inglese (20 settembre con il Chievo Verona) e da oggi, domenica 5 ottobre, il ristrettissimo gruppo di vastesi ad esordire in Serie A può finalmente abbracciare un altro “figlio”.

Nicolò Cavuoti, sin dai suoi esordi precoci in Serie D con la Vastese, nel 2019, lo aveva sempre detto: «Voglio arrivare a giocare in Serie A». Un viaggio durato sei anni, le qualità tecniche erano sotto gli occhi di tutti da sempre ma, un ruolo fondamentale, anzi decisivo, nella sua carriera lo ha ricoperto Marco Amelia. Il portiere Campione del Mondo con l’Italia nel 2006, al suo arrivo all’Aragona come allenatore biancorosso, nell’estate del 2019 fu letteralmente folgorato, durante uno stage, da quel ragazzino che qualcuno voleva addirittura tenerselo stretto nella categoria Allievi regionali. Non sappiamo come sarebbe andata la carriera di Nicolò se allora fossero state prese altre strade, Amelia non solo lo volle nell’organico della prima squadra sin dal primo giorno di ritiro ma lo lanciò immediatamente in campo in Serie D. Ad appena 16 anni, cinque mesi prima del grande salto verso Cagliari.

Dal gennaio 2020 con gli Allievi Nazionali, non ha mollato neanche durante il Covid, poi la Primavera diventandone capitano e dove, dettaglio tutt’altro che trascurabile, ha incrociato mister Pisacane. I due viaggi in prestito, sfortunato quello ad Olbia, il riscatto con il Feralpisalò facendo ritorno in Sardegna con la corazza ancora più robusta ritrovando, in panchina, questa volta in prima squadra, ancora Pisacane. La tournée in America, il ritiro estivo e la decisione di lasciarlo fuori dalle dinamiche del calciomercato. Sabato 16 agosto il suo cognome è rimbalzato in ogni angolo d’Italia perché il suo rigore ha regalato la qualificazione al Cagliari in Coppa Italia (contro l’Entella) ma, il picco (almeno fino a questo punto della carriera) lo ha raggiunto nel pomeriggio di oggi, domenica 5 ottobre. Al termine di due settimane da sogno, martedì 24 settembre la prima da titolare in Coppa Italia con i sardi trovando anche il gol e giovedì 25 l’annuncio del rinnovo del contratto fino al 2030.

Domenica che il talento vastese classe 2003 non dimenticherà mai visto che è stato buttato nella mischia, al “Friuli” contro l’Udinese, centrando la sua prima, storica, presenza in Serie A. A otto minuti dal novantesimo, alle 14:11, prendendo il posto di Obert. Esordio che fa felice anche la Virtus Vasto dove Cavuoti si è formato calcisticamente, per regolamento è in arrivo una sorta di “premio di preparazione” assai robusto (si parla di una cifra vicina ai 30.000 euro).

Oggi la Vasto sportiva ha aggiunto un diamante preziosissimo nel mosaico delle date da ricordare per la città. Nicolò Cavuoti è il quarto vastese ad esordire in Serie A, ha giocate da fuoriclasse e ora vuole continuare a scalare gerarchie per continuare la sua ascesa verso mete ancor più luccicanti ma da oggi si può dire, quel ragazzino silenzioso ma ambizioso, con gli occhi di ghiaccio ce l’ha fatta e ora non vuole più fermarsi.

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