È Milena Palminteri con Come l’arancio amaro (Ed. Bompiani) la vincitrice della 13ª edizione del Premio letterario “Città di San Salvo”. La cerimonia conclusiva si è tenuta ieri sera in piazza San Vitale e ha visto salire sul podio: Promettimi che non moriremo (Ed. Rizzoli) di Mara Carollo, che ha ottenuto anche il Premio della giuria popolare, e Sorelle spaiate (Ed. Giunti) di Lucia Esposito.

La serata è stata arricchita dalla presenza di Rocío Muñoz Morales, che, con la sua eleganza eterea e la sua ironia, ha risposto alle domande dei conduttori Federico Perrotta e Valentina Olla.

Piazza gremita per la finale, presente anche la sindaca Emanuela De Nicolis, che ha ricordato la lunga e significativa storia del Premio «in grado di rinnovarsi di anno in anno, conquistando sempre più spazio a livello nazionale e anche internazionale» evidenziando che «l’amministrazione comunale creda fermamente nel valore della cultura e nel potere che la lettura ha nel migliorare la nostra società sotto tutti i punti di vista». Il vicepresidente della Fondazione BCC della Valle del Trigno, Pasqualino Onofrillo, ha aggiunto: «Sostenere eventi come il Premio letterario “Città di San Salvo” significa investire in crescita culturale e sociale, non solo per il nostro territorio, ma per l’intero panorama culturale nazionale».

Maria Travaglini, presidente del Premio e consigliera comunale delegata alla Cultura, ha condiviso la propria visione sulla manifestazione: «Ogni anno la qualità del Premio cresce. Più di 50 libri e proposte sono arrivate in gara e sono tutti romanzi che vantano il supporto delle migliori case editrici. Il Premio si sta ritagliando uno spazio sempre più importante, non solo a livello nazionale, ma anche all’estero. È un segno del nostro impegno costante e della passione che mettiamo nella promozione della lettura e della cultura, come strumento di crescita personale e collettiva».