«Più controlli sulla Trignina, ma noi piccoli comuni non possiamo permetterci neanche la polizia locale»

«I piccoli comuni sono sprovvisti di polizia locale, non possiamo permettercela», spiega Marco Mancini, sindaco di Lentella. Trignina pericolosa, denunciano da anni gli amministratori comunali dei paesi dell’entroterra. Ma le casse municipali sono vuote. Non ci sono soldi per assumere agenti di polizia locale, quindi i sindaci, per controllare la statale 650, dovranno chiedere vigili in prestito a Vasto, San Salvo e Cupello.

Marco Mancini

«Incidenti, sorpassi azzardati, velocità folli, incidenti mortali e ogni volta, dopo le tragedie, si convocano i tavoli», fa notare Mancini. «La verità è che viviamo in un contesto in cui: i comuni, soprattutto i più piccoli, non hanno organi di polizia locale; gli organi di pubblica sicurezza subiscono continui tagli di personale e risorse, il fine settimana sono chiamati a prendere servizio sulla costa; l’ente proprietario della strada, Anas, considera la Trignina una strada sicura. Sulla Trignina si corre, anzi si sfreccia a velocità troppo elevate e il buon senso alla guida non basta a salvare vite. E allora, per l’ennesima volta, toccherà ai Comuni rimboccarsi le maniche e trovare una soluzione: i più piccoli, privi di polizia locale, dovranno convenzionarsi con quelli più grandi, che hanno più risorse e personale. Colgo l’occasione per ringraziare i colleghi sindaci di Vasto, San Salvo e Cupello per la loro disponibilità e collaborazione».

Allargare la Trignina

Raddoppiare la carreggiata. Da due a quattro corsie. Comuni e imprese lo chiedono da decenni. A luglio un protocollo d’intesa per promuovere il raggiungimento di un obiettivo per troppo tempo mancato è stato firmato dai presidenti delle Camere di commercio di Chieti-Pescara, Gran Sasso, Molise, Caserta e Frosinone-Latina con il supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti con l’obiettivo di trasformare la Fondovalle Trigno in un corridoio di mobilità trasversale tra Adriatico e Tirreno che consenta di collegare le autostrade A14 e A1 [LEGGI]. Una priorità, come ha sottolineato con forza Gennaro Strever, presidente della Camera di commercio Chieti-Pescara [LEGGI].

«Su determinati tratti, dove c’è la presenza di ponti, è impossibile allargare la sede stradale», afferma Mancini. «Si può fare nei territori di Lentella, Fresagrandinaria, Dogliola e Tufillo, dove ci sono curve estremamente pericolose. Abbiamo dovuto aspettare un anno e mezzo per veder attivare i lampioni sul tratto che passa nel fondovalle lentellese».

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