Buoni pasto, Cassazione dà ragione ad avvocato vastese: risarcimento per medici che non possono usarli

I medici che non possono usufruire dei buoni pasto hanno diritto all’equivalente in denaro. Lo ha deciso la Corte di Cassazione accogliendo il ricorso di un dottore in servizio alla Asl Lanciano-Vasto-Chieti.

A sinistra Luca Damiano

«Il dirigente medico», scrive in un comunicato l’avvocato Luca Damiano, «non ha potuto usufruire della mensa né ricevere buoni pasto per anni per cui aveva chiesto un risarcimento per equivalente monetario. Assumeva di aver prestato servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato ed inquadramento nel ruolo della dirigenza medica e veterinaria, con la qualifica di dirigente medico, presso il presidio ospedaliero e di aver svolto l’orario di lavoro articolato su sei giorni lavorativi con flessibilità in entrata ed in uscita, e con orario minimo di 6 ore e 33 minuti, ma di non aver potuto usufruire del servizio mensa per l’inerzia del datore di lavoro, pertanto chiedeva di condannare l’Asl Lanciano Vasto Chieti al risarcimento danni in proprio favore per il diritto alla mensa non goduto. Dopo due gradi di giudizio sfavorevoli, la Corte di Cassazione con ordinanza del 22.7.25 ribalta tutto: il diritto c’era e il danno va risarcito! se il diritto al buono pasto è stato riconosciuto ma non rispettato dal datore di lavoro, il lavoratore ha diritto a un risarcimento del danno per equivalente monetario. La Corte D’Appello difatti, pur riconoscendo il diritto al buono pasto sostitutivo, aveva respinto la domanda di risarcimento del danno spiegata dal ricorrente, argomentando come di seguito “l’appellante non ha però richiesto l’erogazione dei buoni pasto, ma il risarcimento dei danni asseritamente patiti per la violazione da parte datoriale del proprio diritto mensa non goduto, quantificati nel controvalore economico della quota dei buoni pasto”. Sentenza annullata e tutto rinviato alla Corte d’Appello per la quantificazione e liquidazione del danno per equivalente monetario».

Esprime soddisfazione l’avvocato Luca Damiano del Foro di Vasto, che ha rappresentato e difeso il medico nei vari gradi di giudizio, e commenta il verdetto parlando di «importante riconoscimento per i diritti dei lavoratori pubblici ed in particolare in favore degli operatori sanitari».

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