Prestigioso incarico per l’avvocato vastese Giampaolo Di Marco al vertice del neonato Dipartimento delle libere professioni.

«Presso lo Spazio Europa, sede dell’Ufficio del Parlamento Europeo in Italia – si legge in un comunuicato – è stato ufficialmente presentato oggi il Dipartimento delle Libere Professioni (DLP) – Diritto, Regolamentazione e Ricerca delle Libere Professioni e di Elevata Specializzazione istituito presso la Pontificia Università Antonianum, l’Università degli Studi E-Campus e il Cuirif – Centro Universitario Internazionale di Ricerca e Innovazione (Cuirif). Alla guida del Dipartimento, quale Direttore Generale, l’avvocato e professore Giampaolo Di Marco, nominato su indicazione unanime della Pontificia Università Antonianum, nella persona del rettore Augustìn Hernàndez Vidales, del presidente Cuirif, prof. Paolo Cancelli, del Presidente di Confprofessioni, dott. Marco Natali e del presidente di E-Campus, prof. Marco Margarita. Il Dipartimento si propone come una casa comune del sapere professionale, punto di incontro e contaminazione tra saperi, esperienze e ambiti disciplinari diversi, con l’ambizione di restituire alle libere professioni il ruolo di protagoniste nel processo di riflessione e trasformazione della società contemporanea. Una sfida culturale, prima ancora che accademica, che nasce da un’urgenza: dare forma a una nuova inquietudine scientifica delle professioni intellettuali, in grado di accompagnare la transizione verso un futuro più consapevole, critico e responsabile».
Giampaolo Di Marco, cinquant’anni di Vasto, avvocato, formatore universitario e professionale, attuale segretario generale dell’Associazione nazionale forense, nel ringraziare della nomina le istituzioni che lo hanno designato, ha sottolineato come l’obiettivo del Dipartimento sia quello di «connettere le professioni intellettuali con le ansie e le complessità del nostro tempo, affinché diventino motore di crescita e coscienza pubblica. Il lavoro intellettuale non è estetica del pensiero, ma fatica quotidiana del pensare, del comprendere, del partecipare. Il Dipartimento nasce per essere un luogo in cui la contaminazione dei saperi non sia episodica, ma metodo costante, nella consapevolezza che il sapere è risorsa collettiva e bene comune». Di Marco ha inoltre evidenziato, richiamando le riflessioni dello storico Jacques Le Goff, l’importanza di non tradire quella funzione di vigilanza critica che le professioni hanno esercitato nel tempo, evitando il rischio di scivolare, come ammoniva lo stesso Le Goff, in una sterile autoreferenzialità del sapere o nella costruzione di immagini di sé avulse dalla realtà che esse stesse hanno contribuito a costruire. «È proprio in questa tensione generativa – ha concluso – che il DLP trova la sua ragion d’essere: trasformare il logos professionale in azione concreta e pubblica».