Ancora un rinvio per il progetto di impianto eolico della Edison a Liscia. Il 17 luglio si è tenuta una nuova riunione del Comitato Via della Regione chiamato a valutare gli impatti ambientali dell’impianto che prevede tre aerogeneratori per una potenza complessiva di 18 MW.
Uno dei nodi principali è la presenza di una torre eolica – dalle coordinate indicate dalla Edison – in un’area boscata. Intervenuto nella riunione, l’ingegnere Antonio Scutti ha dichiarato il citato aerogeneratore «sebbene risulti interna al bosco nella collocazione cartografica, è localizzata al di fuori dell’area boscata, e in particolare in una radura, così come certificato dal documento integrativo a firma del dott. agronomo Nicola Zinni».
La rassicurazione non ha convinto i tecnici del comitato che nel giudizio di rinvio scrivono: «È necessario chiarire inequivocabilmente che l’area in cui è stata spostata la torre LS03 non è un’area a bosco, ai sensi della L.R. 3/2014».

Rispetto alla prima versione del progetto, altre due torri sono state spostate in due aree attrezzate di proprietà comunale; il sindaco di Liscia, Antonio Di Santo, intervenuto nella discussione, oltre a ribadire il parere favorevole dell’amministrazione all’impianto, ha annunciato che le aree gioco saranno ricollocate più vicine al paese.

Il primo cittadino di San Buono, Nicola Zerra, ha invece sottolineato che «sul progetto c’è il parere contrario di 16 Comuni, tra cui San Salvo e Vasto» ricordando inoltre «che la Regione ha erogato un contributo di 100mila euro per la realizzazione della pineta». Parte di questa era stata distrutta dall’incendio del 2025 riguardo al quale è intervenuto il sindaco di Furci, Fabio Di Vito, che ha risollevato la questione legata all’uso dei terreni percorsi da incendio: «Le torri eoliche sono ubicate in aree boschive colpite da incendio art. 10 L. 353/2000 che non possono avere una destinazione diversa. L’incendio è avvenuto a settembre 2015 e la naturale vocazione del terreno non può essere cambiata prima di 15 anni. Non si ravvisa la necessità di richiedere l’autorizzazione che al momento non può essere rilasciata».
Oltre alla progettazione o meno di impianti eolici all’interno del bosco, nel proprio giudizio di rinvio, il Comitato Via sottolinea anche che «è necessario attivare il procedimento di V.Inc.A. di Livello II (appropriata) in quanto, per il principio di precauzione, non è possibile escludere che vi saranno effetti rilevanti semplicemente dopo aver esaminato la descrizione del progetto».