«Pur avendo saturato il fabbisogno aziendale di servizi di ausiliariato attraverso azioni interne di riorganizzazione e revisione degli organici, l’azienda si rende disponibile a estendere fino al 31 dicembre i contratti con Dussmann (che ha subappaltato ad Auriga) in scadenza a settembre, mantenendo la rimodulazione oraria che andrà in vigore dal prossimo 1° agosto». È la posizione espressa dal direttore generale della Asl Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri, nel corso dell’incontro di questa mattina con la Filcam Cgil e i rappresentanti dell’azienda che svolge i servizi di facchinaggio, alla quale è stata comunicata una riduzione del monte ore prestato finora.
Alla luce della rimodulazione stabilita il monte ore settimanale di ausiliariato passa a 774.

Lo stesso direttore ripercorre la vicenda: «Questa Asl aveva fatto ricorso in passato al supporto di una ditta esterna per il servizio di ausiliariato in un momento di particolare necessità a causa della carenza di personale. L’appalto era vincolato a una scadenza temporale fin dal momento della stipula del contratto, che, ad ogni buon conto, è stato variamente prorogato. Un nuovo termine era previsto per il prossimo mese di settembre, ma alla luce della rimodulazione oraria adottata possiamo estenderlo andando anche oltre e portarlo a dicembre. Questa posizione è espressione della volontà della direzione di accompagnare i lavoratori impiegati finora verso una nuova collocazione, evitando strappi e situazioni di particolare sofferenza economica».

«La riduzione oraria nasce dall’obbligo di utilizzare il nostro personale, che nel tempo è stato assunto e stabilizzato secondo il fabbisogno certificato nei documenti di programmazione, e di fare un uso corretto di denaro pubblico, da gestire in modo da massimizzare il beneficio per la collettività, evitando sprechi. Tale scelta non oscura, però, la nostra sensibilità rispetto all’eventuale problema occupazionale che ne può derivare, ragione per la quale ci siamo resi disponibili a estendere il contratto fino a fine anno, così da dare la possibilità ai lavoratori di disporre ancora di un reddito durante la ricerca di una nuova collocazione. E al fine di consentire alla ditta appaltatrice di riorganizzarsi al proprio interno avendo più tempo a disposizione, abbiamo deciso di far partire la rimodulazione oraria dal 1° agosto e non da lunedì prossimo come ipotizzato in precedenza».
La Filcams Cgil, di fronte alla conferma del taglio del 33% del monte orario ha annunciato una giornata di sciopero per il 28 luglio: «Il taglio interesserà 53 lavoratori impegnati nei diversi presidi ospedalieri della provincia nei magazzini farmaceutici, nei magazzini economali e nel trasporto provette. Una decisione inaccettabile che deve essere assolutamente rivista perché oltre al rischio di compromettere il buon andamento dei servizi affidati dalla Asl comporterà un enorme danno sociale per lavoratrici e lavoratori che da oltre 20 anni operano nella strutture sanitarie della provincia».