Stellantis ribadisce centralità Atessa, sindacati: «Rinnovata preoccupazione, serve tavolo nazionale»

I sindacati escono con rinnovate preoccupazioni dal tavolo regionale sull’automotive tenutosi questa mattina. Oltre ai rappresentanti dei lavoratori erano presenti il presidente della Regione, Marco Marsilio, l’assessora alle Attività produttive Tiziana Magnacca e i rappresentanti di Stellantis.

Il tavolo è stato convocato dopo le dichiarazioni di Jean Philippe Imparato che avevano fatto scattare l’allarme sullo stabilimento di Atessa. «Stellantis ha confermato le recenti dichiarazioni dell’amministratore Imparato, definendole un caso limite – dice a tal proposito Alfredo Fegatelli, segretario Fiom Cgil di Chieti – Tuttavia, l’azienda ha ribadito che, in assenza di un intervento strutturale sulle attuali regole europee e sull’elevato costo dell’energia in Italia, si rischia un punto di non ritorno per la produzione nel nostro Paese».

Il gruppo, da parte sua, ha confermato la centralità di Atessa nella produzione dei veicoli commerciali, ma tali rassicurazioni non convincono i sindacati. «Abbiamo chiesto alla Regione di attivarsi immediatamente nei confronti del Governo affinché venga aperto un tavolo nazionale sull’automotive presso Palazzo Chigi. È urgente che l’esecutivo prenda in mano la situazione e si assuma la responsabilità di dare risposte concrete alle lavoratrici e ai lavoratori. Purtroppo, dobbiamo constatare che non è arrivata una vera smentita delle parole di Imparato. Le sue affermazioni sono state derubricate a “esempio estremo”, ma restano un elemento sul tavolo della discussione. Usciamo da questo incontro con alcune conferme ma anche con molti dubbi. Non possiamo rassicurare chi ogni giorno tiene in piedi l’economia industriale di questa regione».

Alfredo Fegatelli

Anche la Uilm, con il segretario generale regionale, Michele Lombardo, traccia un resoconto della mattinata: «Si confermano le nostre preoccupazioni per il futuro complessivo del gruppo Stellantis, oggi il management ha confermato le preoccupazioni rispetto alla tenuta del mercato dell’auto in Europa e alle incertezze dell’Unione Europea nel governo della transizione energetica e industriale».

A destra Michele Lombardo

«Continuiamo a chiedere con forza un impegno alla Regione e al Governo per imporre all’Europa di decidere presto e a sostegno del settore dell’auto e dell’automotive. In Abruzzo, sono oltre 28mila le famiglie che vivono grazie ai posti di lavoro che il settore offre. A Stellantis diciamo che prendiamo atto delle dichiarazioni fatte che confermano la centralità dello stabilimento di Atessa nelle strategie aziendali, chiediamo però di cominciare ad invertire la rotta, riprendendo gli investimenti sia su Stellantis Atessa sia sulla intera filiera dell’indotto, a partire dalla Marelli di Sulmona fino alla Denso di San Salvo».

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