Sulla spiaggia di Punta Penna torna a nidificare la tartaruga Caretta caretta. A renderlo noto sono i gestori della Riserva, avvisati stamattina da due frequentatori della spiaggia. Sul posto sono arrivati anche gli esperti del Centro Studi Cetacei che hanno accertato che le uova sono state predate dalle volpi: «Un dispiacere immenso ma la natura ha le sue leggi. Ringraziamo il tempestivo intervento del Centro Studi Cetacei e della Capitaneria di Vasto».


Come detto, ad accertare la predazione è stato il Centro Studi Cetacei: «Durante l’ispezione sono stati rinvenuti solo frammenti di gusci d’uovo, insieme a evidenti segni di predazione, attribuibili con buona probabilità a una volpe (Vulpes vulpes). Sul sito erano presenti infatti numerose tracce riconducibili a questa specie: impronte di un individuo adulto e di almeno un cucciolo, oltre a escrementi lasciati in prossimità del nido, probabilmente come segnale di marcatura di una risorsa trofica. Nonostante un’accurata attività di scavo, non sono state rilevate uova integre, confermando così l’avvenuta predazione e l’assenza di un nido attivo».
Per la Riserva, che che quest’anno ha visto anche la presenza di un nido di Fratino e l’involo del piccolo nato, la nidificazione è un ottimo indicatore: «La presenza di tartarughe marine sulla costa abruzzese rappresenta un dato importante dal punto di vista ecologico, anche quando l’esito della nidificazione non è positivo».
Si ricorda che è importante sapere riconoscere le tracce e segnalarne la presenza in caso di avvistamento.
