Il raddoppio della Trignina torna al centro del dibattito pubblico. Da oltre vent’anni si discute di allargamento e messa in sicurezza della strada che collega Abruzzo, Molise e Campania. Dopo una serie di annunci rimasti tali, cinque Camere di commercio hanno firmato un «un protocollo d’intesa per promuovere la riqualificazione della Strada Statale 650 Fondo Valle Trigno, meglio nota come Trignina. L’accordo, siglato a Roma nella sede nazionale di Unioncamere, è sostenuto dal supporto tecnico-scientifico di Uniontrasporti, la società del sistema camerale specializzata in infrastrutture, mobilità e logistica», si legge in una nota della Camera di commercio molisana, che ha siglato l’accordo con gli enti camerali di Caserta, Chieti Pescara, Gran Sasso d’Italia e Frosinone-Latina.

«Il protocollo punta a sviluppare un corridoio di mobilità trasversale tra Adriatico e Tirreno, in grado di connettere le autostrade A14 (Montenero di Bisaccia – Vasto Sud) e A1 (Caianello), a servizio delle imprese, dei cittadini e dei territori di Abruzzo, Molise, Campania e Lazio. Già una recente indagine promossa da Uniontrasporti ha evidenziato come la riqualificazione della SS650 rappresenti una delle priorità infrastrutturali per le imprese molisane e abruzzesi, che da tempo chiedono un miglioramento della viabilità est-ovest. In particolare, il tracciato appare sottodimensionato rispetto alle esigenze attuali, penalizzando l’accessibilità delle aree interne e rallentando lo sviluppo dei distretti produttivi e turistici della regione. E tuttavia, per rendere realmente efficace tale indispensabile intervento, occorrerà adeguare anche la tratta stradale tra Isernia e Caianello, in un contesto che vede quasi tutte le province coinvolte nell’accordo mostrare indici di performance delle loro infrastrutture stradali ben al di sotto della media nazionale. Il protocollo prevede che la collaborazione tra le Camere di Commercio firmatarie prosegua almeno fino all’avvio dei lavori sulla Trignina, con la possibilità di estendere l’intesa anche alla fase esecutiva, monitorando lo stato di avanzamento dell’intervento e le relative tempistiche».
«Il Molise ha bisogno di infrastrutture moderne, sicure e all’altezza delle sfide che attendono le nostre imprese e le nostre comunità – ha dichiarato Paolo Spina, presidente della Camera di Commercio del Molise – L’ammodernamento della Trignina rappresenta oggi una priorità assoluta, tanto più alla luce delle continue criticità e interruzioni che da anni affliggono anche la Bifernina. Il nostro vero nodo strutturale oggi è la popolazione: senza attrarre nuovi residenti, in particolare flussi migratori interni, il rischio concreto è che tra pochi anni non ci siano più imprenditori, né lavoratori, né comunità. Un collegamento efficiente tra Adriatico e Tirreno significa anche rendere il territorio più attrattivo, accessibile, abitabile».