«Spiace constatare come il tema della variante alla Statale 16 continua ad essere oggetto di interventi meramente politici e che è stata invece abbandonata del tutto la visione di crescita, di sviluppo e di salvaguardia del territorio, e la messa in sicurezza di un’arteria importante quale la Statale 16 nell’intero tratto Vasto-San Salvo». Il sindaco di Vasto, Francesco Menna, risponde così agli attacchi arrivati nei giorni scorsi da più fronti sulle ipotesi di variante alla statale 16. Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha accusato il primo cittadino di Vasto di fare disinformazione. Critiche sono arrivate anche dalla candidata a sindaco del centrodestra di San Salvo, Emanuela De Nicolis, che sostiene, come il sindaco Tiziana Magnacca, la realizzazione dei lotti ricadenti nel territorio comunale sansalvese.
«Una cosa è certa – prosegue Menna – difenderò sempre, senza se e senza ma, il nostro territorio. Non accetto lezioni da chi, come la Regione a guida Marsilio, ha preso iniziative come l’avvio dei carotaggi sotto la balconata di Palazzo d’Avalos, la deposizione del progetto al Provveditorato alle Opere Pubbliche, l’indizione della Conferenza dei Servizi Preliminare o la delibera di Giunta regionale del 4 aprile scorso, senza neanche una telefonata al sottoscritto e al Comune di Vasto quale segno di condivisione, dialogo e confronto sull’importante progetto che delineerà il futuro di Vasto e del territorio».
Menna torna anche sulla questione dei progetti. «Sulla “mini variante” o “variante di prossimità” come la si vuol chiamare, occorre informare con chiarezza e trasparenza i cittadini di Vasto, così come quelli di San Salvo e del territorio limitrofo. La mini variante – specifica Menna – oltre a non risolvere in alcuno modo la problematica dell’elevato traffico ed imbottigliamento che si registra quotidianamente, e ancor di più nel periodo estivo, nel tratto da località Trave fino alla rotonda che dovrebbe essere realizzata a ridosso dello svincolo per Montevecchio, creerebbe anche qui un altro rallentamento dei mezzi pesanti e delle auto e dunque un altro imbottigliamento che si ripercuoterà inevitabilmente a catena nel tratto a nord (Trave-Montevecchio). Inoltre – aggiunge Menna – cosa grave è che la mini variante, se realizzata, creerebbe, visti gli evidenti e reali problemi già elencati, tutti i presupposti futuri per la realizzazione di ponti e gallerie nel tratto che oggi resterebbe fuori dal progetto dell’Anas (Trave-Montevecchio). Presupposti questi che non possiamo assolutamente nemmeno ipotizzare perché andrebbero a deturpare la bellezza del nostro territorio, già fragile dal punto di vista idrogeologico».
Menna conclude il suo intervento sottolineando che «chi fa politica, e la fa per il bene, lo sviluppo, la crescita e la salvaguardia del territorio deve avere la lungimiranza e la visione di quello che accadrebbe domani su di una decisione presa oggi. Chi fa politica, nel senso appena citato, dovrebbe poi pensare a Vasto e a San Salvo come quell’area metropolitana che tanto auspico e desidero superi i confini comunali e che pensi, ragioni, dialoghi e agisca a promozione e salvaguardia del nostro territorio e non curando solo ed esclusivamente il proprio orticello».
Sulle ipotesi in campo la sua posizione resta ferma: «Fino a quando l’Anas e la Regione Abruzzo non metteranno sul tavolo il progetto di decongestionamento anche del tratto Trave-Montevecchio, la mia posizione sulla mini variante sarà sempre contraria».
Comments 1