Asl Lanciano Vasto Chieti, ok alle indennità per il personale dei pronto soccorso

L’indennità spetta a tutto il personale medico assegnato ai pronto soccorso di Chieti, Lanciano, Vasto, Ortona e Atessa in virtù dell’effettiva presenza in servizio, nonché a medici assegnati ad altre unità operative che vi abbiano svolto attività istituzionale sulla scorta di una preventiva programmazione dei turni.

È quanto deciso nel corso dell’ultima riunione della Asl Lanciano Vasto Chieti sull’indennità di pronto soccorso, provvedimento atteso da anni. Per gli anni pregressi l’azienda si è impegnata a pareggiare i conti attraverso un conguaglio tra gli importi già erogati e quelli ancora spettanti in relazione ai fondi annuali assegnati, mentre per il 2025 il valore orario dell’indennità è stato ridefinito e ritoccato al rialzo in 5 euro l’ora, contro 1 euro applicato in precedenza come da contratto. Per il personale del comparto, invece, si attende la sottoscrizione definitiva degli accordi a livello nazionale con le rappresentanze sindacali di categoria.  

«La ripartizione delle risorse Inail, invece, riguarda le strutture coinvolte nell’attività di compilazione e trasmissione per via telematica dei certificati di infortunio e malattia professionale – spiega in una nota l’azienda sanitaria – Il fondo a disposizione sarà ripartito in base al numero complessivo di pratiche gestite da ciascuna unità operativa coinvolta, e a beneficiarne saranno tutti i professionisti assegnati in relazione alle giornate di effettivo servizio prestato. Inoltre saranno subito liquidate le somme spettanti riferite agli anni 2023-2024».

«Questa Direzione è impegnata a definire tutte le questioni rimaste sospese sul tavolo della contrattazione sindacale e che attendono una definizione da tempo – sottolinea il direttore generale Mauro Palmieri –. Nel rispetto dei diritti dei lavoratori come dei vincoli di programmazione e bilancio dell’azienda intendo andare avanti seguendo un percorso corretto e in linea con gli adempimenti contrattuali. Gli accordi appena siglati danno dimostrazione concreta di questa volontà, e la questione buoni pasto avrà lo stesso epilogo».

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