Tra luci soffuse e profumi di petali, Casalbordino ha rinnovato la secolare tradizione della processione del Corpus Domini, unendo le due parrocchie del paese in un unico abbraccio di fede e comunità. A rendere ancora più suggestivo il percorso, l’infiorata e l’uncinettata, espressioni tangibili di una devozione popolare che non smette di emozionare.
I tappeti floreali, realizzati con meticolosa pazienza e straordinaria creatività, hanno trasformato le strade in opere d’arte effimere ma profondamente significative. Foglie, petali, semi e segatura colorata hanno dato vita a immagini simboliche che accompagnano il passaggio del Santissimo Sacramento, ricordando come la bellezza possa essere forma di preghiera.
Dietro ogni quadro floreale, un intreccio di mani e cuori: volontari e volontarie che, con dedizione e spirito di servizio, hanno lavorato per giorni, confermando che la fede è anche azione concreta, dono, collaborazione. Un gesto corale che valorizza il territorio, ne racconta la storia, ne custodisce la memoria.
«Durante l’Eucaristia, Gesù si fa pane spezzato, osa, rischia, si dona», ha ricordato Paolo Curtaz, riassumendo l’essenza della festa. E a Casalbordino, attraverso l’arte popolare dell’infiorata, questo spirito si è fatto visibile, condiviso, vissuto.
Le istituzioni locali hanno espresso sincero apprezzamento: «Un ringraziamento a tutte le mani laboriose che hanno realizzato questi capolavori» ha dichiarato l’assessore Paola Basile, mentre il vicesindaco Carla Zinni ha sottolineato come «ogni anno l’infiorata renda il paese un’opera d’arte viva, dove la fede incontra la bellezza». La Protezione Civile Madonna dell’Assunta di Casalbordino con diversi volontari presente durante l’ evento per garantire assistenza e la sicurezza dei partecipanti in collaborazione alla polizia urbana territoriale.
Enzo Dossi – responsabile comunicazione della Protezione civile di Casalbordino
