A Vasto, sponda biancorossa, dal giorno della salvezza di Pescara, di notizie ufficiali non ce ne sono. Al momento tantissime chiacchiere su bocche e penne di molti, ma pochi fatti.
In realtà qualcosa, anzi molto si muove per cercare di dare ufficialmente il via alla stagione 2025/2026 con le prime riunioni tra dirigenti, imprenditori e personaggi del calcio nostrano giovanile. La base di ri(partenza) dovrebbe essere la costituzione di un assetto societario forte e duraturo che possa riaccendere una piazza svilita dopo una retrocessione nefasta accompagnata da due salvezze striminzite.

Bisognerebbe prima formare i nuovi quadri societari, poi scegliere un direttore sportivo ed infine l’allenatore per mettere mano al parco giocatori in vista della prossima Eccellenza. Al momento però circolano i nomi ipotetici di nuovi allenatori dopo che la stagione da poco conclusa ne ha visti avvicendarsi ben quattro sulla panchina biancorossa: Mangiapane, Ventrella, Avantaggiato e Rufini. Proprio quest’ultimo, senza mai alludere alla Pro Vasto ha annunciato la separazione dall’ambiente biancorosso con un messaggio criptico: «Un’altra Stagione calcistica è terminata. Ennesimo obiettivo centrato, si volta pagina. Sperando di trovare un “progetto” serio in questo calcio dove in tanti “improvvisano” ed in cui l’incompetenza dirigenziale la fa da padrone. Pronti per una nuova avventura. Stessa passione di sempre, stessa determinazione, stessa umiltà. Resilienza, w il calcio, volere è potere!!!».

Ufficialmente chiuso il capitolo Rufini, durato cinque mesi, ma l’attuale dirigenza, da qui a fine giugno avrà tempo per sistemare delle pendenze per chiudere definitivamente un’annata calcistica e poter iscriversi al prossimo campionato. Nel frattempo però, in città da una settimana circola, il nome di Pino Di Meo come prossimo allenatore. Figura importante, a Vasto da giocatore prima e mister poi ha lasciato tracce indelebili ma nonostante alcuni incontri non siederà nuovamente sulla panchina biancorossa. Ha raccolto l’invito della dirigenza perché ancora legato a figure imprenditoriali vastesi ma a Bisceglie sta bene anche perché legato da un accordo pluriennale mentre sulla sponda biancorossa, al momento, di certezze non ce ne sono. Trattativa in realtà mai esistita nei pensieri del tecnico tranese, ecco perché è tornato a galla un altro nome che in biancorosso ha già scritto pagine importanti: Donato Anzivino. A fine anni ’90 da allenatore capace di riportare la Pro Vasto dalla Promozione fino alla D e negli anni ’70 leader da giocatore.

Dopo 6 stagioni con la Virtus Vasto nell’estate di un anno fa ha accettato di confrontarsi nuovamente con il mondo dei “grandi” regalando al Real Casale, nel girone B di Promozione, una salvezza diretta senza affanni condita da tre mesi esaltanti (da ottobre a dicembre). Sarebbe non solo la guida in Eccellenza ma con lui si potrebbe provare a ricostruire nuovamente un settore giovanile senza dover mendicare farlocche collaborazioni con altre società locali. Entro le prossime ore l’allenatore vastese darà una risposta definitiva al club casalese circa il prosieguo o meno dell’avventura in giallorosso, da quell’esito potrebbero aprirsi o meno le porte per un ritorno all’Aragona.
Al momento si parla con l’aiuto del condizionale, tutto è ancora da definire ma la certezza è che non sarà Pino Di Meo a guidare una Pro Vasto. Che, questo è chiaro, non potrà più presentarsi alla piazza con un progetto senza fondamenta, serviranno uomini forti tra dirigenza e campo per costruire una stagione esaltante dopo anni di buio.