Sabato 10 maggio, dopo aver lottato a lungo contro un male, a soli 52 anni si è spento il vastese Pierluigi Pellegrini, lasciando un grande vuoto tra familiari e i tanti amici che lo conoscevano. A una settimana dalla sua prematura scomparsa proprio l’amico Giorgio ha voluto ricordarlo attraverso una lettera che pubblichiamo integralmente:

«Pierluigi, la tua è stata una “vita da mediano”. Non pensiamo a quello che perde, ma a quello che ha avuto, ricordando le sue gioie terrene. Pierluigi ha dedicato la sua vita a deliziare le vite di quanti hanno avuto il piacere di conoscerlo ed apprezzarlo. Quelli che lo hanno potuto ammirare e stimare sono quelli che lo hanno conosciuto a fondo. Una vita non sempre agiata ma affrontata con saggezza e dignità. Quindi, più che augurargli una felice vita in cielo, conta raccontare di ciò che felicemente ha vissuto su questa terra…Al primo posto la dolcissima e amatissima Lisa (‘altra metà della mela) con la quale reciprocamente hanno conosciuto il vero Amore. Poi due meravigliosi genitori presenti ed affettuosi Antonio e Marisa, due individui speciali, dediti alla sana crescita dei tre figli. Angelo con Francesca e Luca con Antonella, non si potrebbero immaginare fratelli migliori, sensibilissimi e sempre presenti a coccolarsi questo splendido fratello, creature a dir poco eccezionali che hanno condiviso momenti indimenticabili con lui. Poi i suoceri Enrico e Maria, i cognati Nicola, Marianna, Luigi e Ida e i nipoti Ginevra, Benedetta e Alessandro. Ancora Antonella e Giorgio, Donatella e Andrea ed altri tantissimi che hanno potuto bearsi della sua gentile conoscenza. E poi una infinità di conoscenti e clienti che hanno nutrito affetto per Lui, volendogli un bene disinteressato e devoto grazie alle sue capacità di farsi apprezzare per le infinite qualità morali, intellettuali, professionali e umane. Chi altri ha amato Pierluigi? Tutti quelli che hanno avuto a che fare per svariati motivi, con quest’anima sempre pronta ad accontentare ad assecondare ad intrattenere rapporti di qualsiasi genere con presenza e cordialità. Ricordiamolo tutti per quel tanto che ci ha donato spontaneamente con la saggezza che ce lo faceva apprezzare e con la sincera empatia che lo distingueva. Un’anima pura che se ognuno di noi deve raccogliere per quanto ha seminato e donato, sarà ricchissimo di riconoscenza di benevolenza e di amore. Pierluigi Pellegrini un meccanico di anime oltre che di macchine, generoso e altruista ci ha insegnato (dandoci l’esempio) come si deve abitare questo pianeta, donando anziché pretendendo. Uno dei nostri “incontri di vita” degno di non essere dimenticato mai!»