«Pari opportunità, in provincia di Chieti ancora fragilità strutturali e divari persistenti»

«La festa del Primo Maggio ci invita a riflettere sul valore del lavoro e sulla necessità, ancora attuale, di garantire reali pari opportunità. Nella Provincia di Chieti, la condizione lavorativa delle donne resta segnata da fragilità strutturali e divari persistenti». La consigliera di Parità Monica Brandiferri e il consigliere delegato alle Pari opportunità, Carlo Moro, intervengono a qualche ora dalla Festa del Lavoro.

«I dati più recenti evidenziano un marcato squilibrio tra uomini e donne: le pensioni di vecchiaia e anticipate nel settore privato, ad esempio, registrano un importo medio mensile di 1.459 euro per gli uomini a fronte di 836 euro per le donne. Questo dato riflette carriere femminili più discontinue, spesso penalizzate dal lavoro part-time involontario e dalla difficoltà di conciliare lavoro e famiglia».

Brandiferri e Moro

«Nel complesso, oltre il 37% delle donne chietine si colloca nelle fasce di benessere economico più basse, mentre solo il 26% rientra nelle classi medio-alte, segno di una disparità che incide sulla qualità della vita e sull’autonomia economica – continuano – Non possiamo soffermarci solo sul settore privato: anche nel pubblico permangono ostacoli alla piena valorizzazione del lavoro femminile. È urgente attivare politiche strutturali a sostegno della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, investendo in servizi essenziali come asili nido, strutture per l’infanzia e supporti alla genitorialità, affinché nessuna donna debba rinunciare al lavoro per mancanza di alternative. In questi giorni il ministero del Lavoro e delle Pari opportunità ha inoltre annunciato misure importanti per contrastare il fenomeno delle dimissioni in bianco, rafforzando i controlli e tutelando maggiormente le lavoratrici in fase di maternità o con figli piccoli».

«Mi occupo quotidianamente di contrastare le discriminazioni e di promuovere pari opportunità nel lavoro – dice Brandiferri – lavoro in sinergia con istituzioni, enti locali e imprese per favorire l’inclusione delle donne, rafforzare i diritti e garantire condizioni eque e dignitose per tutte. Le pari opportunità non sono un obiettivo astratto, ma un impegno concreto che deve riflettersi in scelte politiche e amministrative coerenti. È fondamentale inoltre rafforzare la rete dei servizi per l’infanzia, che resta uno dei nodi cruciali per l’effettiva partecipazione delle donne al mercato del lavoro».
«È fondamentale promuovere politiche attive che sostengano l’occupazione femminile e incentivino la partecipazione delle donne nei settori ad alta qualificazione. Il potenziale femminile è una risorsa strategica per lo sviluppo del nostro territorio», conclude Moro.

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