Alla Denso è tempo di tornare a discutere di cassa integrazione. L’ultimo periodo di applicazione dell’ammortizzatore sociale (cassa integrazione straordinaria) scadrà infatti domani 30 aprile, forte della proroga di quattro mesi firmata il 18 febbraio scorso.

Tra qualche giorno, è in programma una riunione tra sindacati e management per definire il futuro dello stabilimento nei prossimi mesi, lo scenario più probabile è una nuova proroga per altri sei mesi.
Al di là della quasi scontata proroga per tutelare gli attuali livelli occupazionali (nel 2025 i dipendenti sono scesi a circa 700 unità), resterà centrale sul tavolo soprattutto il capitolo “Investimenti”, dal quale i sindacati attendono indicazioni sul futuro produttivo dello stabilimento.
La riunione sarà anche la prima occasione per esaminare l’andamento economico nell’ultimo anno finanziario terminato il 31 marzo scorso che dovrebbe aver fatto segnare una risalita nell’utile della fabbrica.

Il precedente bilancio (1° aprile 2023-31 marzo 2024) si era chiuso con utile di 767.988 euro sottolineando una ulteriore (seppur minore rispetto al passato) riduzione degli investimenti passati da 4,2 milioni del precedente esercizio finanziario a 4 milioni.
Come illustrato nella documentazione, questi si sono concentrati soprattutto sulla necessità di garantire la massima efficienza delle linee di prodotto attualmente più richieste dal mercato con la sostituzione di macchinari e attrezzature obsolete. Inoltre, tali risorse sono state indirizzate all’ampliamento del parco fotovoltaico, al miglioramento sicurezza informatica e alla digitalizzazione.
Una politica, quella attuata nel sito sansalvese (così come nella fabbrica di Barberino del Mugello), che risente soprattutto «dell’incertezza conseguente alla transizione verso il mercato delle auto elettriche all’assenza temporanea della localizzazione da parte della casa madre della produzione di nuove applicazioni».