“Chiamateci partigiane!”, applausi per lo spettacolo coprodotto dall’associazione Dafne

Calorosa presenza di pubblico per lo spettacolo Chiamateci partigiane!, andato in scena ieri domenica 27 al teatro “Rossetti” a opera della Compagnia dei Merli Bianchi e coprodotto dall’associazione Dafne, che «ha dimostrato come lo specialissimo 25 aprile di quest’anno sia particolarmente sentito, nonostante il difficile momento storico, o forse proprio per questa ragione».

Le voci delle donne che a vario titolo hanno contribuito a rendere la Resistenza una storia e un patrimonio di popolo, risuonano se possibile ancora più forte oggi che gli inviti istituzionali sembrano invece mirare ad attutire, quando non a tacitare, lo spirito autentico della rivendicazione dei valori antifascisti che sono a fondamento della Costituzione e di quella che (come ha ribadito Leandro Di Donato del Centro Studi Joyce Lussu al termine dello spettacolo) proprio grazie al contributo partigiano è tornata dignitosamente a chiamarsi “patria”.

L’impegno dell’Anpi “Vittorio Travaglini” di Vasto per l’80° della Liberazione, sempre in collaborazione col Comune di Vasto, continua ancora sul versante teatrale con il progetto O Bella Ciao, liberamente ispirato all’omonimo libro di Lucia Vaccarino e Stefano Garzaro, in scena mercoledì 30 aprile alle 18 sempre al teatro “Rossetti” con ingresso gratuito.

Lo spettacolo vedrà protagonisti gli studenti dell’Istituto Pantini-Pudente coordinati da Antonio Tucci, regista e autore teatrale dell’associazione culturale Teatro del Krak di Ortona, e si rivolgerà agli studenti delle scuole di secondo grado, offrendo loro un percorso formativo che unisce la conoscenza della storia della Resistenza italiana e lo sviluppo di competenze espressive attraverso il teatro.
«Attraverso la rappresentazione delle vicende di giovani partigiani, il progetto mira a trasformare l’apprendimento storico in un’esperienza diretta e coinvolgente – concludono gli organizzatori – L’obiettivo è rendere i ragazzi protagonisti di una riflessione critica e partecipata sulla libertà, il coraggio e la memoria storica, utilizzando il teatro come potente mezzo espressivo».

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *