Pioggia di contestazioni sulla variante che permette la realizzazione di palazzi alti 65 metri sulla particella 18 di San Salvo Marina. Oggi scadono i termini per la presentazione di osservazioni (30 i giorni a disposizione dalla pubblicazione sul Bura, avvenuta il 19 marzo, LEGGI). Sono cinque finora quelle pervenute, a presentarle sono stati: WWF, Italia Nostra e Gruppo Fratino del Vastese, Stazione Ornitologica Abruzzese, Comitato Civico e Ambientalista San Salvo e Circolo Avanti San Salvo.

La gran parte dei documenti solleva questioni procedurali oltre a dubbi di natura ambientale e paesaggistica. Italia Nostra (che ha presentato le osservazioni più corpose e articolate, firmate dall’architetto Pierluigi Vinciguerra (presidente del Consiglio delle sezioni italiane Abruzzo), Davide Aquilano (presidente sezione vastese) e Stefano Taglioli (presidente Gruppo Fratino), richiamando le norme urbanistiche nazionali, ritiene illegittima l’adozione di una procedura semplificata priva di Valutazione Ambientale Strategica, criticità sottolineata anche dal circolo dell’Avanti.

Inoltre, viene messo sotto la lente il carico urbanistico che, stando alla delibera di giunta, non aumenterebbe in virtù di solo alcuni parametri come superficie utile e volumetria, una visione «riduttiva e non conforme alla normativa vigente». Si cita, inoltre, il rapporto col sic “Marina di Vasto”: «è evidente che la relativa distanza dal Sito Sic del mastodontico manufatto edilizio (“grattacielo”) che si prevede realizzare impone di redigere la Valutazione di Incidenza Ambientale (V.Inc.A.), come ormai acclarato da una costante giurisprudenza».
Il Comitato civico ambientalista chiede di «escludere del tutto la possibilità di edificare qualsiasi tipo di struttura» tenendo conto delle caratteristiche naturali del sito (presenza di stagni e acquitrini, specie floristiche rarissime), della funzione di memoria dell’epoca pre-industriale (per questo si chiede la ristrutturazione della vecchia masseria da adibire a centro visite oltre che a rendere visitabile tutto il sito anche con passerelle per i periodi in cui è sommerso), dell’impatto paesaggistico (anche a chilometri di distanza) delle strutture realizzabili, delle problematiche relative allo sviluppo della marina (ad esempio l’ulteriore carico su sistema fognante e aumento delle auto).

Il circolo Avanti, oltre alla già citata assenza di Vas, evidenzia anch’esso la presenza di nuovo carico urbanistico (in discrepanza con la delibera di giunta), un’altezza massima illegittima e altre criticità di carattere procedurale.
Per adesso non ci sono osservazioni presentate dai gruppi di opposizione o consigliari in generale; quelli di centrosinistra stanno promuovendo una raccolta firme in presenza e online che andrà avanti fino all’inizio del mese di maggio.
Tornando alle osservazioni, il consiglio comunale sarà chiamato a esprimersi in merito e ad approvare definitivamente la contestata variante al prg.