A distanza di un anno dall’interruzione del servizio, le lavoratrici e i lavoratori delle aziende della Val di Sangro, in particolare nell’indotto Stellantis, attendono ancora il ripristino delle fermate del trasporto pubblico che collegano il territorio al Molise e alla Puglia. A denunciarlo è la Fiom Cgil che chiede una fine tempestiva degli interventi.

«Nei giorni scorsi abbiamo preso atto della ripresa delle attività per la messa in sicurezza e per la conclusione dei lavori. Tuttavia, il disagio per centinaia di pendolari resta concreto e insostenibile, costringendo le persone a ricorrere quotidianamente ai mezzi privati per raggiungere il posto di lavoro. Un disagio che si traduce in maggiori rischi di infortuni in itinere, un aumento delle emissioni ambientali e gravi perdite economiche per i lavoratori, già provati dalla crisi del settore automotive e dal frequente ricorso alla cassa integrazione».

«Ci facciamo portavoce della crescente richiesta da parte dei lavoratori affinché si proceda con urgenza allo sblocco definitivo della situazione, autorizzando al più presto la riattivazione delle fermate. Rivolgiamo quindi un appello ad Arap e alla Regione affinché vengano accelerate le tempistiche e si restituisca quanto prima un servizio essenziale alla comunità lavorativa della Val di Sangro».
