«Medici, infermieri, portantini, tutti sono stati i miei angeli. Hanno salvato me e mio marito».
Mariagrazia Tinari racconta la sua vicenda personale e familiare: è una storia di buona sanità. Un settore di cui «spesso si parla male, si leggono notizie negative. Invece nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale di Vasto abbiamo trovato persone meravigliose sotto il profilo professionale e umano». Lo racconta due giorni dopo essere stata dimessa. Lei e suo marito Floriano, rispettivamente 70 e 74 anni, sono ancora deboli, ma possono continuare a casa la convalescenza. Tredici giorni di ricovero per lui, otto per lei.

«Dopo aver vissuto tanti anni a Roma per motivi di lavoro, ho ripreso la residenza a Vasto. Agli inizi di aprile mio marito si è ammalato. Una tosse persistente è stata il primo segnale, aveva l’affanno. All’ospedale gli è stata diagnosticata una polmonite bilaterale, che lo ha costretto a 13 giorni di ricovero con la somministrazione di ossigeno. Nel frattempo, anche io mi sono sentita male. Sono andata a farmi visitare perché avevo una forte dispnea, facevo fatica a respirare. Il medico mi ha detto di andare subito in Pronto soccorso per gli accertamenti. Lì mi è stata diagnosticata la polmonite, quindi mi sono dovuta ricoverare d’urgenza. Otto giorni con la mascherina dell’ossigeno».
Tornata a casa, ha contattato Chiaro Quotidiano per ringraziare coloro che si sono presi cura amorevolmente di lei e Floriano. «Ci siamo trovati come se fossimo in una famiglia. All’inizio, non mi rendevo conto di dove mi trovassi, ma tutti, dai portantini ai medici, sono stati meravigliosi. Il personale del reparto di Malattie infettive è favoloso per professionalità e umanità. Tutti dimostrano dedizione e amore, non potete immaginare quanto sia stato confortante vederli entrare col sorriso. Sono stati i miei angeli».