Eolico nella valle del Trigno, il ministero della Cultura «torri impattanti per vicinanza ai paesi»

Torri eoliche impattanti per la loro dimensione e perché troppo vicine ai paesi. Il ministero della Cultura ha messo nero su bianco una serie di rilevazioni riguardanti il progetto della Q-Energy Renewables 2 srl che intende installare 11 aerogeneratori nella valle del Trigno e aree limitrofe nei Comuni di Dogliola (3), Fresagrandinaria (6) e Lentella (2)[LEGGI].

A sollevare ulteriori perplessità è stata la Soprintendenza speciale per il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ha fatto sue le richieste delle Soprintendenze Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Chieti Pescara e del Molise.
Il progetto è stato presentato nel giugno 2024 al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e ha una potenza complessiva di 79,2 MW. Gli impianti ipotizzati sono quelli della Vestas da 7,2 MW l’uno con un’altezza al mozzo di 119 metri e un diametro delle pale di 162 metri. Otto torri sono state dislocate lungo la vallata del Trigno, le restanti tre, invece, in prossimità di località Guardiola (Fresagrandinaria).

Nella documentazione sono presenti rendering degli aerogeneratori inseriti nel paesaggio e ripresi da alcuni punti di vista dei tre paesi coinvolti. Secondo il ministero della Cultura non sono stati presi in considerazione altri luoghi panoramici (tra gli altri vengono citati il parco Cuccetta, fonte Damiano, bosco di Monte Matteo, fonte Tecchia, bosco Beato Angelo ecc.) che risentirebbero della presenza degli impianti e negli scatti presenti «i punti di ripresa fotografica hanno interessato solo alcune viste e non un raggio di 360 gradi a partire da questi».
Da altri fotoinserimenti, invece, le torri «risultano impattanti nel territorio sia per la vicinanza al paese ed in prossimità alle rade abitazioni presenti e sia per la loro mole dimensionale». 

Altro aspetto cruciale evidenziato dal Ministero è l’effetto cumulo, già sollevato da associazioni e comitati, che deve tener conto non solo degli impianti già presenti, ma anche di quelli in fase autorizzativa (considerando tutti i progetti presentati finora si contano 56 torri alle quali andrebbero sommate le oltre 100 già presenti in Alto Vastese).
Il Ministero, quindi, dopo aver sottolineato anche la «totale assenza di documentazione archeologica», conclude: «Considerato che ogni intervento antropico produce modifiche nel territorio, non è possibile procedere con una valutazione paesaggistica del progetto nel merito essendo la documentazione presentata non completa delle interferenze di intervisibilità degli aerogeneratori con il paesaggio di inserimento». 

Si chiedono, quindi, varie integrazioni, tra le quali fotoinserimenti degli aerogeneratori «con punti di presa fotografica a 360°con intervisibilità fra gli stessi, su immagini territoriali a rilievo (Google Earth) a diverse quote di visibilità, dalle strade a valenza paesaggistica, dai punti panoramici (anche isolati e fruibili dal pubblico) e di belvedere dai centri storici, in modo da valutare la loro percepibilità e dai beni monumentali sottoposti a tutela la cui distanza dall’aerogeneratore più vicino è al di sotto della fascia di rispetto di 3 km».

A intervenire è stata anche la Soprintendenza molisana che ha chiesto la realizzazione di «ulteriori fotorender realistici e senza foschia dai centri urbani prossimi ai territori abruzzesi quali Montefalcone del Sannio, San Felice del Molise, Tavenna e Montenero di Bisaccia»

In precedenza, lo stesso progetto aveva sollevato le osservazioni sulle torri in località Guardiola. La società Furci Collechiesi ha infatti rilevato la sovrapposizione di un aerogeneratore con il sito che dovrebbe ospitare la stazione elettrica.

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