In attesa della convocazione del consiglio comunale in cui si discuterà della variante alla statale 16, sono ormai quotidiani gli interventi di esponenti e gruppi politici che prendono posizione sul tema. «Bisogna aprire un confronto con l’Anas, per condividere un progetto che sia realmente condiviso dall’amministrazione e dall’intero territorio coinvolto da un’opera così importante, impattante e stategica», dicono dalla lista Avanti Vasto. Per il gruppo di maggioranza «va intrapresa una forte iniziativa politica che coinvolga tutti i rappresentanti, ai vari livelli, del territorio. Nessuno può fuggire dalle responsabilità. Sindaci, consiglieri regionali e parlamentari hanno il dovere di lavorare in sinergia, perché si arrivi a progettare una variante che sia utile e che non deturpi il territorio della nostra città».
Il tracciato di variante che, attraverso un viadotto, dovrebbe passare al di sotto della loggia Amblingh, sembra non piacere a nessuno. «Personalmente, le soluzioni proposte dall’Anas non mi convincono granché, soprattutto per ragioni di carattere paesaggistico – dice il consigliere regionale di Valore è Abruzzo Manuele Marcovecchio -. E nutro anche qualche perplessità sulla effettiva funzionalità della variante. Piuttosto, mi trovo del tutto d’accordo con quanti ritengono che la viabilità sia un tema dell’intero comprensorio vastese e che, come giustamente ricordato, ben trenta Comuni sostengono la necessità di una grande variante che colleghi i caselli di Vasto Nord e Vasto Sud attraverso le fondovalli Sinello, Cena e Treste», aggiunge il consigliere regionale rilanciando la proposta dei sindaci dell’entroterra. Marcovecchio ricorda che «nel giugno 2020, ho ottenuto l’inserimento proprio di tale arteria tra gli interventi con priorità molto alta nel piano delle infrastrutture strategiche della Regione Abruzzo. Sarebbe bene che su questa, prima ancora che su altre varianti, si facesse davvero in fretta».