«Le strade provinciali del Vastese dopo 15 anni di centrosinistra cadono a pezzi»

La sindaca di Monteodorisio e consigliera provinciale di minoranza Catia Di Fabio ribatte al collega di maggioranza Carlo Moro che, ieri, aveva citato le somme destinate al Vastese per strade e scuole.

«Il mio ruolo (che forse questi presunti “democratici” non comprendono) non è quello di assecondare la maggioranza di centrosinistra – dice Di Fabio – ma quello di esercitare con fermezza il mio compito di opposizione, vigilando sulle decisioni prese e tutelando le reali esigenze del territorio del Vastese. Le scelte di altri consiglieri, che decidono di votare con la maggioranza, non sono affar mio; tuttavia non accetto che si utilizzi la mia assenza a una seduta per screditare la mia azione politica. Assenza per motivi di lavoro, che avevo comunicato con largo anticipo al presidente e agli uffici».

Di Fabio, qualche giorno fa, aveva criticato il presidente Menna per la differenza di trattamento rispetto ad altri territori. «Un mio semplice comunicato, da consigliera e umile sindaco, ha risvegliato persone dormienti del Partito Democratico, tutti esponenti collegati al vecchio sistema politico, in molti casi gente che non ha più nemmeno i voti per essere eletto come consigliere di minoranza. Colgo l’occasione per invitare costoro, insieme all’immaginifico consigliere Carlo Moro, a farsi un giro per le strade provinciali del Vastese, strade che, dopo 15 anni di governo del centrosinistra, cadono letteralmente a pezzi».

«Solo così i cantori “democratici” si potranno davvero rendere conto della gravità della situazione e dell’abbandono a cui questo territorio è stato condannato. Se davvero si vuole tutelare il Medio e Alto Vastese, sarebbe doveroso entrare nel merito delle risorse stanziate, degli interventi programmati e della suddivisione dei finanziamenti nei diversi distretti. Sarebbe inoltre interessante chiedere ai sindaci del Vastese e dell’Alto Vastese se ricevono lo stesso trattamento di altri territori».

«Magari anche loro vorrebbero essere informati con lettere dettagliate, come avviene per altri primi cittadini, su quanti soldi e quali opere verranno realizzate nei loro comuni, tra l’altro firmato da un consigliere delegato. Ma forse questo genere di comunicazioni (e questi finanziamenti) sono riservati solo a chi deve essere coinvolto in certe dinamiche di propaganda elettorale. Basta proclami, servono azioni concrete per il bene del nostro territorio».

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