Sorride quando si parla di “metodo rufiniano” ma il segreto del successo è frutto di un lavoro intenso iniziato a dicembre e che ora, nelle ultime due domeniche ha raccolto i frutti sperati. I sei punti contro Torrese e San Salvo hanno rilanciato le ambizioni salvezza della Pro Vasto ma Danilo Rufini dal giorno del suo arrivo a Vasto ha sempre pensato positivo.
Otto punti in sei partite sono il miglior bottino stagionale ma sia il tecnico cosentino che tutti i suoi ragazzi sanno benissimo che la media del felice filotto (1.33 punti a partita) va ulteriormente migliorata per continuare la risalita.
Gli esperimenti non sono mancati ma il 4312 degli ultimi centottanta minuti è stata la chiave dei successi. Sei gol fatti, uno solo subito (al novantesimo su rigore), tanto pragmatismo e altrettanta compattezza per riavvicinarsi a grandi passi verso la salvezza diretta che ora dista appena tre punti. Il tutto potendo contare su un gruppo rivoluzionato scegliendo alcuni suoi fedelissimi ma facendo crescere un gruppo giovanissimo che anche domenica si è presentato in campo con cinque under dal primo minuto. Nel finale c’è stata gioia anche per il difensore Jacopo Iarocci, vastese doc classe 2006 alla prima assoluta in Eccellenza.
“Rufus” ha rianimato una piazza desolata ma vuole ancora di più, in campo e anche numericamente sugli spalti, la salvezza dovrà essere un primo importante tassello, cardine per porre le basi verso un futuro radioso. Quella tra la Pro Vasto e Rufini è una storia iniziata solo da cinquanta giorni ma insieme l’obiettivo è arrivare molto lontano, ben oltre l’Eccellenza.