Binari per trasportare le merci fino alla banchina del porto, c’è il via libera del Comune

C’è il via libera del Comune di Vasto ai lavori della cosiddetta Fase 0 della realizzazione dell’ultimo miglio ferroviario, cioè il progetto che intende far arrivare i treni. merci sulla banchina del porto di Punta Penna e di cui si discute da anni. Rfi, nell’ottobre 2024, ha presentato il progetto per potenziare la ferrovia nell’omonima stazione.

Due giorni fa, quindi, il Comune ha dato parere positivo alla Valutazione d’incidenza ambientale (Vinca), quale ente gestore del Sito d’Interesse Comunitario “Punta Aderci-Punta della Penna” concludendo che i lavori in programma «non incidono sullo stato di conservazione dell’ambiente circostante».
Nel parere positivo sono accluse alcune richieste per minimizzare gli impatti dei lavori e che riguardano soprattutto le fasi di cantiere e di movimentazione: nel caso si renderanno necessari l’apertura di nuove piste e l’adeguamento delle strade esistenti, la società dovrà ridurre al minimo la distanza dalle strade già esistenti e non interessare altre superfici naturali. Inoltre, si chiede di evitare i lavori più rumorosi nei mesi di aprile e maggio per non interferire con il periodo riproduttivo di una delle specie animali presenti (Elaphe quartuolineata, un serpente) e di ripristinare con fasce ecotonali le aree interessate dai lavori al termine delle operazioni.

Il progetto prevede tre fasi funzionali. In questa Fase 0 si procederà alla «realizzazione di un binario di circolazione (binario III), centralizzato ed elettrificato, in corrispondenza e in sostituzione del binario tronco III attualmente presente nell’impianto di stazione; realizzazione di un binario di sola manovra (binario IV), non centralizzato e non elettrificato, in corrispondenza e in sostituzione del binario tronco IV anch’esso attualmente presente nell’impianto; ripristino dei due binari di ricovero e servizio attualmente dismessi. La progettazione si è inoltre orientata a prevedere la ricostruzione dei binari III e IV vista la modificata funzionalità di esercizio che i binari dovranno assolvere rispetto all’assetto attuale».